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Monte San Savino: visita del Cardinale Scola e del Ministro Ornaghi, foto e testo del discorso del Sindaco Scarpellini

VEDI FOTO DELLA GIORNATA (di Giacomo Bischeri)

Rivolgo un sincero e sentito ringraziamento al Ministro Ornaghi e al Cardinale Scola che ci onorano quest’oggi della loro presenza. Questo saluto e ringraziamento è rivolto ovviamente da parte mia, della Giunta, del consiglio comunale e più in generale a nome di tutta la comunità di Monte San Savino. Siamo lieti e orgogliosi di poter accogliere due personalità così importanti in questa Sala del Consiglio che rappresenta il fulcro della vita civile e democratica della nostra città: un luogo di incontro e confronto che è simbolo di valori comuni, fondamentali e condivisi da tutti noi.

Approfitto di questo momento per ringraziare il nostro arcivescovo, (sua eccellenza) Riccardo Fontana, il cui apporto è stato fondamentale, la vice presidente della provincia di Arezzo Mirella Ricci,  tutte le autorità che vedo qui presenti, il Presidente del Centro Studi Salvadoriani dott.ssa Franca Polvanesi, i nostri assessori, tutti i consiglieri comunali e i cittadini savinesi che partecipano questo significativo momento.

Ed è questo l’aspetto che voglio  sottolineare: l’importanza di tale giornata per Monte San Savino.

Con questa cerimonia di saluto apriamo le celebrazioni per il 150esimo della nascita di uno dei savinesi più illustri, Giulio Salvadori. Lo facciamo proprio nel giorno della sua nascita, il 14 settembre, dando il via a un programma di eventi che è frutto del lavoro comune di tanti.

L’idea lanciata dal Centro Studi Salvadoriani è stata infatti condivisa e sostenuta dalla nostra amministrazione comunale e non solo. Tutto ciò rappresenta un forte segnale in direzione del recupero di valori fondamentali come il senso di appartenenza alla comunità e la volontà di cooperazione nell’interesse collettivo

Doveroso, quindi, anche il ringraziamento al Centro Studi come pure alla Diocesi, alla Parrocchia, a tutte le comunità religiose del nostro territorio, alle associazioni, alle istituzioni e a tutti coloro che hanno offerto a vario titolo il loro fondamentale contributo; fra essi anche i nostri dipendenti comunali.

Da parte mia voglio interpretare la presente giornata come un momento di rinascita per Monte San Savino.

In che senso parlo di rinascita?

In un momento di così grave crisi economica e sociale e di inevitabili divisioni politiche riuscire a riconoscersi in valori comuni, ricordando tutti insieme un nostro grande concittadino come Salvadori, è una delle azioni più belle che una comunità possa compiere.

Una comunità può crescere solo valorizzando sé stessa: puntando su quello che ha avuto e su quello che ha, sull’identità peculiare e sul ricordo di coloro che, nei secoli, ne hanno portato il nome nel mondo. La nostra terra, da questo punto di vista, è stata particolarmente fortunata e si fregia di aver avuto molti uomini illustri nei campi più disparati: da quello ecclesiastico (e qui il ricordo va ovviamente a Papa Giulio III) a quello delle arti (Sansovino, Orazio Porta, Stefano Veltroni, Ulisse Ciocchi) , delle lettere, delle scienze (Zanetti, Sanarelli) e di tutta la cultura più in generale.

Fra questi si distingue Giulio Salvadori, uomo di fede, figura poliedrica del nostro milieu culturale come poeta, letterato, dantista, educatore. Visse in un’epoca complessa, di grandi trasformazioni sociali, e oggi più che mai egli appare per tutti noi un esempio, una personalità che può essere ancora di ispirazione per le nuove generazioni perchè portatore di quei valori senza tempo. Della sua eredità ci sarà occasione di parlare in modo più approfondito nei vari eventi promossi dal Centro Studi che si susseguiranno fino al 7  Ottobre prossimo, in particolare la Tavola Rotonda di domani a cui presenzieranno il Cardinale Vincenzo Paglia, Presidente del Pontificio Consiglio per la Famiglia e il prof. Angelo Bianchi Preside della facoltà di lettera dell’Università Cattolica di Milano

La giornata di oggi è ancor più importante  perchè segna il rinnovarsi dello speciale rapporto fra Monte San Savino e Milano. Ricordiamo, in tempi non lontani, il legame con il cardinale Giovanni Colombo, arcivescovo di quella città e nostro cittadino onorario, che proprio di Salvadori fu allievo e al cui ricordo è intitolata la nostra Biblioteca Comunale. Oggi, finalmente, un’altra grande personalità della Chiesa ambrosiana torna a farci visita.

Al contempo la presenza del prof. Lorenzo Ornaghi, già rettore dell’Università cattolica del Sacro Cuore di Milano, oggi Ministro dei Beni Culturali, assume per noi un rilevante significato non solo per il legame con Giulio Salvadori, docente proprio in quell’Università, ma per il rilievo che la cultura riveste per la nostra città e per la nostra amministrazione comunale che pone alla base del grande rilancio per Monte San Savino la valorizzazione dei propri beni culturali

Chiudo il mio intervento con un auspicio: che sempre più le istituzioni civili e religiose possano offrire il loro contributo sia alla cura delle gravi emergenze sociali figlie di quest’epoca, esigenza senza dubbio prioritaria, sia alla promozione della cultura e del nostro enorme e diffuso patrimonio storico-artistico. Se è giusto infatti pensare a intervenire nel presente, sulle difficoltà più gravi, non bisogna dimenticare la necessità di progettare e costruire un futuro che possa dare speranza e concretezza alle aspirazioni dei nostri giovani.

E quindi concludo dicendo, a nome di tutti noi

Benvenuto a Lei, sua Eminenza

Benvenuto a Lei, sig. Ministro

Michele Lupetti

Colui che nel lontano 2006 ideò tutto questo. Fondatore e proprietario di ValdichianaOggi, dopo gli inizi col blog "Il Pollo della Valdichiana". Oltre a dispensare opinioni sulle cose locali è Beatlesiano da sempre (corrente-Paul Mc Cartney), coltiva strane passioni cinematografiche e musicali mescolando Hitchcock con La Corazzata Potemkin, Nadav Guedj con i Kraftwerk. I suoi veri eroi, però, sono Franco Gasparri, Tomas Milian, Maurizio Merli, Umberto Lenzi... volti di un'epoca in cui sarebbe stato decisamente più di moda: gli anni '70

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Michele Lupetti

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