“L’arte di Bartolomeo della Gatta in Valdichiana” è il tema dell’incontro con lo storico dell’arte Michele Tocci, organizzato dall’Università dell’età libera e MonteServizi in programma giovedì 19 gennaio, alle ore 17.00 nella sala conferenze del museo del Cassero. Figlio di un orafo, Bartolomeo della Gatta, pseudonimo di Pietro di Antonio Dei (Firenze, 1448 – Firenze, 1502), venne iscritto dal padre alla corporazione dei maestri orafi fiorentini alla sola età di cinque anni.
Più tardi frequenterà la bottega del Verrocchio dove farà conoscenza con i più grandi artisti dell’epoca, fra i quali Botticelli, Ghirlandaio, Leonardo da Vinci, Lorenzo di Credi, Perugino e Luca Signorelli. Nella sua carriera d’artista Bartolomeo della Gatta fu attivo in particolar modo nella Toscana dell’est, ad Arezzo e in altre località del territorio aretino come Sansepolcro, Cortona, Castiglion Fiorentino e Marciano della Chiana
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