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Monte San Savino, al Verdi il 10 Novembre scatta la Stagione Teatrale

D’un classico ogni rilettura è una lettura di scoperta, come la prima. D’un classico ogni prima lettura è in realtà una rilettura. Queste, per intero, le frasi di Calvino tratte da “Perché leggere i classici” e sintetizzate nel titolo della stagione 2011-12 del Teatro Verdi. Due frasi che ci danno l’idea di quanto un testo classico abbia sempre qualcosa di nuovo da raccontare, ma anche di quanto i classici facciano parte della nostra vita e della nostra cultura più di quanto noi stessi ci rendiamo conto.

Ecco, sono proprio questi i principi che hanno ispirato la costruzione del programma che viene proposto quest’anno al pubblico del Teatro Verdi. Classici, in certi casi rivisitati, riletti da un particolare punto di vista, aggiornati e adattati a linguaggi e situazioni contemporanee; fino a estendere il concetto di “classico” come qualche cosa che appartiene alla nostra cultura e al nostro vivere. Ecco allora che Gaber diventa classico a pieno titolo, così come tristemente classico è il conflitto Israele-Palestina, che influenza da più mezzo secolo la nostra vita e il nostro pensiero. Un tema, quest’ultimo, trattato con la sensibilità di Stefano Massini, uno dei più apprezzati drammaturghi contemporanei, con “credoinunsolodio”, scritto appositamente per l’Orchestra Multietnica di Arezzo e Amanda Sandrelli, per la nuova produzione Officine della Cultura/Teatro Verdi. La stagione si aprirà il prossimo 10 novembre, alle ore 21.15, con ‘Credoinunsolodio’, evento teatrale musicale per voce recitante e orchestra con Amanda Sandrelli, musiche eseguite dall’Orchestra Multietnica di Arezzo diretta da Enrico Fink per la drammaturgia di Stefano Massini

Michele Lupetti

Colui che nel lontano 2006 ideò tutto questo. Fondatore e proprietario di ValdichianaOggi, dopo gli inizi col blog "Il Pollo della Valdichiana". Oltre a dispensare opinioni sulle cose locali è Beatlesiano da sempre (corrente-Paul Mc Cartney), coltiva strane passioni cinematografiche e musicali mescolando Hitchcock con La Corazzata Potemkin, Nadav Guedj con i Kraftwerk. I suoi veri eroi, però, sono Franco Gasparri, Tomas Milian, Maurizio Merli, Umberto Lenzi... volti di un'epoca in cui sarebbe stato decisamente più di moda: gli anni '70

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