Sabato scorso si è tenuto il Consiglio Comunale di Lucignano. All’ordine del giorno spiccavano le delibere su regolamento IMU e relative aliquote che i comuni hanno l’obbligo di determinare, in base ad uno degli ultimi decreti governativi, ed approvare entro il prossimo 31 ottobre. La discussione su questi argomenti è stata molto positiva ed improntata alla oggettiva valutazione delle reali condizioni in cui si vengono a trovare, oggi, gli enti locali dopo anni di tagli e di vincoli alla spesa.
I comuni hanno difficoltà a portare avanti i propri programmi ed i propri impegni in termini di servizi alla persona e valorizzazione e sostegno delle attività locali.
Lucignano è inserito a pieno in questo contesto di difficoltà causa la perdurante e drammatica crisi economica ma, nonostante questo, gli obiettivi che l’Amministrazione Comunale si è data sono tutti improntati al mantenimento dei servizi erogati ed alla promozione del proprio tessuto produttivo.
Per corrispondere nei fatti a questi impegni, l’Amministrazione Comunale ha proposto una manovra sulle aliquote Imu che non comprometta l’attività delle proprie aziende (artigianali, commerciali, industriali e ricettive), ed allo stesso tempo sia compatibile con i bilanci delle famiglie.
Su tale proposta la maggioranza ha votato a favore e la minoranza ha dato un segnale di grande rispetto e riconoscimento per il buon lavoro proposto dalla maggioranza astenendosi su questo provvedimento fondamentale per le entrate tributarie del Comune.
Queste le aliquote approvate:
prima casa 0,49%,
seconda casa 0,92%,
seconda casa data in uso a parenti di primo grado diretto (padri verso figli e viceversa) 0,85%
attività produttive (artigianato, commercio, industria, ristorazione e alberghi, studi professionali) 0,85%
beni agricoli strumentali 0,2%