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Le iniziative a Lucignano per il “Giorno della Memoria”

Il 27 gennaio si celebra il “Giorno della Memoria”, istituito, in Italia, con la legge 211 del 20 luglio 2000. La Repubblica italiana, infatti, riconosce il giorno 27 gennaio, data dell’abbattimento dei cancelli di Auschwitz, “Giorno della Memoria”, per ricordare la Shoah (sterminio del popolo ebraico), le leggi razziali, la persecuzione italiana dei cittadini ebrei, gli italiani che hanno subito la deportazione, la prigionia, la morte, nonché coloro che, anche in campi e schieramenti diversi, si sono opposti al progetto di sterminio, ed a rischio della propria vita hanno salvato altre vite e protetto i perseguitati.

 

In occasione del “Giorno della Memoria”, che quest’anno celebra il 71^ anniversario dell’abbattimento dei cancelli di Auschwitz, sono organizzate cerimonie, iniziative, incontri e momenti comuni di narrazione dei fatti e di riflessione, in modo particolare nelle scuole di ogni ordine e grado, su quanto è accaduto al popolo ebraico e ai deportati militari e politici italiani nei campi nazisti in modo da conservare nel futuro dell’Italia la memoria di un tragico ed oscuro periodo della storia nel nostro Paese e in Europa e, affinchè, simili eventi non possano mai più accadere.

In tale circostanza l’Assessorato alla cultura  e alla pubblica istruzione del Comune di Lucignano, nella persona dell’Assessore Serena Gialli, in collaborazione con il Dirigente scolastico dell’Istituto comprensivo di Lucignano, prof.ssa Nicoletta Bellugi, al fine di tenere sempre presenti i momenti sopra descritti, hanno organizzato per la mattina del 27 gennaio, presso i locali della biblioteca comunale una proiezione di due film rivolti alla visione dei ragazzi della scuola media che si rifanno ai ricordi di quanto accaduto in quei tragici anni.

La prima pellicola che interesserà gli alunni frequentanti la 3^ media è “Arrivederci ragazzi”, di  Louis Malle, Leone d’Oro al festival di Venezia 1987. Lousi Malle in stato di grazia ci dà il suo Amarcord, la storia dei suoi anni di scuola in un collegio di provincia. A scuola il piccolo Louis (nel film, Julien), stringe amicizia con un coetaneo un po’ misterioso, ma intelligente e sensibilissimo. Il loro rapporto verrà brutalmente troncato dall’arrivo della Gestapo (siamo nel 1944, la Francia è occupata) che porta via l’amico di Julien perché ebreo.

La seconda proiezione, che sarà sottoposta alla visione dei ragazzi frequentanti la 1^ e 2^ media, dal titolo “Jakob il bugiardo” tratto dal romanzo omonimo di Jurek Becker, narra la storia di un piccolo ghetto ebraico della Polonia occupata durante la seconda guerra mondiale, quando Jakob Heim, proprietario di un caffè chiuso da tempo ascolta per caso un bollettino radio proibito che annuncia alcuni successi sovietici sui nazisti. Le voci si allargano e la notizia che Jakob possiede una radio, crimine punibile con la morte, si allarga nel ghetto. Per favorire la speranza, Jakob fa trapelare fini bollettini di guerra inventando avvenimenti incoraggianti. I Tedeschi vengono a sapere di questa radio ma non trovando niente, il generale fa radunare tutti in piazza e minaccia di uccidere dieci persone se il possessore della radio non si costituisce. Jakob, sale sul palco, confessa che la radio non è mai esistita. Gli intimano di dire la verità. Lui non lo fa e viene ucciso.

Si tratta di emozionanti storie vere, che contribuiscono a rendere la “memoria” un elemento vivo perché le lezioni del passato sono occasioni di riflessione sulle contraddizioni e sulle speranze del nostro tempo, con l’auspicio che vengano recepite positivamente dai giovani studenti affinchè loro stessi siano partecipi della “Giornata della Memoria”, perché fare “memoria” significa schierarsi con decisione contro ogni razzismo e possano farsi interpreti delle parole del premio nobel polacco Isaac Bashevis Singer, forse il più grande scrittore yiddish del novecento, il quale ha scritto: “Quando tutte le nazioni si renderanno conto che sono in esilio, l’esilio cesserà di essere; quando le maggioranze scopriranno che anch’esse sono minoranze, la minoranza sarà la regola e non l’eccezione”.

Michele Lupetti

Colui che nel lontano 2006 ideò tutto questo. Fondatore e proprietario di ValdichianaOggi, dopo gli inizi col blog "Il Pollo della Valdichiana". Oltre a dispensare opinioni sulle cose locali è Beatlesiano da sempre (corrente-Paul Mc Cartney), coltiva strane passioni cinematografiche e musicali mescolando Hitchcock con La Corazzata Potemkin, Nadav Guedj con i Kraftwerk. I suoi veri eroi, però, sono Franco Gasparri, Tomas Milian, Maurizio Merli, Umberto Lenzi... volti di un'epoca in cui sarebbe stato decisamente più di moda: gli anni '70

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Michele Lupetti
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