Circa quattrocento partecipanti al Seminario Regionale “Officina per i bisogni educativi speciali” svoltosi persso il Centro Convegni S.Agostino tra il 25 ed il 26 ottobre e promosso dal Miur, dalla Web Community “Chiamalascuola”, dall’Associazione Autismo Toscana, dal Comune di Cortona e dalla Direzione Didattica di Cortona 1. Una partecipazione aldilà di ogni più rosea previsione con insegnanti, operatori e genitori provenienti da tutta la Toscana a dimostrazione di quanto il tema dell’inclusione scolastica sia delicato e sentito.
I lavori sono stati coordinati da Alfonso Noto, Dirigente Scolastico del 1 Circolo di Cortona.
Si è trattato di una opportunità molto importante per tutti per conoscere da vicino le normative contenute nella Direttiva ministeriale del 27 dicembre 2012 “Strumenti di intervento per alunni con Bisogni Educativi Speciali e organizzazione territoriale per l’inclusione scolastica” che definisce i “Bisogni Educativi Speciali” (BES).
Per l’Italia si tratta di una normativa innovativa che ridefinisce l’area dello svantaggio scolastico in maniera molto più ampia di quella riferibile esplicitamente alla presenza di deficit.
In ogni classe ci sono alunni che presentano una richiesta di speciale attenzione per una varietà di ragioni: svantaggio sociale e culturale, disturbi specifici di apprendimento e/o disturbi evolutivi specifici, difficoltà derivanti dalla non conoscenza della cultura e della lingua italiana perché appartenenti a culture diverse.
Il Convegno di Cortona è stata l’occasione per ascoltare chi materialmente ha realizzato la direttiva Raffaele Ciambrone dirigente del MIUR, ma anche le autorità regionali come Stella Targetti, vice presidente della Regione Toscana, con delega alla scuola ed i rappresentanti degli Enti Locali e del Comune di Cortona con la relazione del Sindaco Andrea Vignini. In pratica nel convegno cortonese tutti i soggetti che a vario titolo intervengono nella gestione della scuola hanno avuto modo di parlarsi e confrontarsi.
Una delle novità e’ stata la relazione di Gertjan Kleinpaste, dirigente della Steve Jobs School di Breda in Olanda, che ha presentato le straordinarie esperienze di una scuola senza carta con iPad e tecnologie che aiutano la comprensione e l’inclusione di tutti.
Cortona in questo panorama è stata presa ad esempio per gli investimenti che in venti anni hanno fatto di questo comune un riferimento per tutta Italia per le buone pratiche inclusive nel settore scolastico e sociale.
Il Convegno, mettendo a confronto esperienze positive italiane ed estere, ha evidenziato quanto siano delicati e strategici gli interventi BES nella scuola.
L’elemento più forte emerso dal convegno è la richiesta pressante dei docenti per una formazione adeguata.
I BES sono importanti anche per i genitori, soprattutto perché sono una grande opportunità nella direzione di una scuola più inclusiva, da non lasciare sfumare.
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