‘Il cappello di carta’, la commedia messa in scena dalla Compagnia ad Hoc di Roma si è aggiudicata la XXV.a edizione del Premio di Teatro Popolare Il Giogo di Montagnano, la rassegna che ogni anno fa rivivere sul palcoscenico della piazza montagnanese ‘usi e costumi’ di un ‘tempo che fu’. La commedia, ambientata nella Roma del 1943 narra la storia di una famiglia romana del popolo, che affronta gli sconvolgimenti che hanno caratterizzato quel periodo lontano da noi ma presente nei ricordi dei nostri genitori e nonni.
Anche violenze ed ingiustizie. Battute esilaranti, di estrema semplicità e tanto realismo nella prima parte dello spettacolo, che ha presentato il nucleo familiare che convive nel modesto interno, quasi rurale, della Roma degli anni Quaranta. Si definiscono i caratteri, le attese, le tipologie di uomini e donne diverse e legati ognuno alla propria generazione, si scontrano e si mettono a confronto, condividono o contrappongono i loro piccoli “drammi” e i loro sogni, semplici ma importanti. Motivo di discussione diventa anche come si costruisce col giornale un cappello da muratore. Ma la realtà esterna incombe ed allora cambia il ritmo e si percepisce l’incredulità dei protagonisti di fronte ai fatti che accadono fuori dallo loro vita domestica, ai quali assistono impotenti, sino al finale che inaspettato, che commuove.