La Giunta Comunale di Cortona, con voto unanime, ha deliberato l’adesione del Comune di Cortona alla Rete RE.A.DY. (Rete Nazionale delle Pubbliche Amministrazioni per il superamento delle discriminazioni basate sull’orientamento sessuale e sull’identità di genere) sottoscrivendo anche la ‘Carta di Intenti’.
“E’ un atto di civiltà, dichiara il Sindaco di Cortona Francesca Basanieri, che ci mette in linea con quanto stabiliscono le risoluzioni del Parlamento Europeo, che aveva dato precise indicazioni fin dal 2006; la Carta dei Diritti Fondamentali dell’Unione Europea, successivamente, aveva ribadito con forza questi principi.
All’articolo uno la Carta recita: “la dignità umana è inviolabile. Essa deve essere rispettata e tutelata” e all’art.21 ribadisce “è vietata qualsiasi forma di discriminazione fondata, in particolare, sul sesso, la razza, il colore della pelle o l’origine etnica o sociale, le caratteristiche genetiche, la lingua, la religione o le convinzioni personali, le opinioni politiche o di qualsiasi altra natura, l’appartenenza ad una minoranza nazionale, il patrimonio, la nascita, gli handicap, l’età o le tendenze sessuali”.
Cortona, prosegue il Sindaco Basanieri, è una città che possiede nel suo DNA i sentimenti di apertura, tolleranza, giustizia sociale e uguaglianza dei diritti.
Questi stessi principi sono anche nella nostra Costituzione all’art 3 “tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali”.
La realizzazione e l’attivazione delle “Rete nazionale delle pubbliche amministrazioni anti discriminazioni per orientamento sessuale e identità di genere” RE.A.DY. ha come obiettivo l’individuazione, la messa a confronto e la diffusione di politiche di inclusione sociale per lesbiche, gay, bisessuali e transgender (LGBT) realizzate da Pubbliche Amministrazioni a livello locale;
Da anni il nostro Comune, conclude il Sindaco Francesca Basanieri, sostiene progetti volti alla rimozione degli ostacoli che impediscono le pari opportunità e volti anche all’eliminazione di comportamenti discriminatori, per noi è stato naturale confermare con questo atto la nostra vocazione di giustizia e uguaglianza.