Dopo circa due anni dalla nascita del gestore unico i risultati prodotti non sono quelli auspicati dai cittadini. Le tante invocate economie di scala del gestore unico si sono trasformate in una “scala” in salita fatta di continui aumenti a fronte di un servizio che non risulta migliorato. A questo si aggiunge, poi, il rischio che anche il “percorso” che dovrà portare un incremento consistente della raccolta differenziata non si traduca in una riduzione delle tariffe per i cittadini.
Siamo passati da AISA ad ATO. Da una gestione a livello provinciale ora siamo insieme ad altri 107 comuni delle province di Siena e di Grosseto. Da una gestione A CORPO eccoci passati ad una a SERVIZI, un progetto scritto nero su bianco che gran parte delle amministrazioni, purtroppo, dimostra giorno dopo giorno di non conoscere affatto visto che dentro ad una matassa di voci troviamo costi di gestione, costo comuni che si traducono in COSTI AGGIUNTIVI.
Tutte le voci che compongono la tassa contribuiscono all’aumento della stessa e allora :
– come si può accettare un così alto squilibrio fra i costi imposti dalla TARI e la qualità dei servizi spesso carenti o inefficienti sebbene costosissimi?
– come si controlla materialmente la quantità di rifiuti prodotti di un comune? Chi e quando lo fa? Qual è la reale incidenza della raccolta differenziata sulla bolletta?
– ma soprattutto, escluse alcune eccezioni dovute ad amministrazioni “non targate”, che più volte si sono opposte alle scelte di ATO, i sindaci che siedono nel consiglio di amministrazione di ATO, hanno realmente una linea comune in materia?
A noi sembra proprio di no.
Il Gestore Unico doveva favorire una riduzione dei costi e un risparmio sulle tariffe e in perfetto stile italiano invece sta succedendo esattamente il contrario.
E noi per i nostri cittadini, non siamo certo rimasti a guardare.
– rateizzazione della tariffa con il saldo a fine anno per alleggerire l’impatto
– attivazione del Porta a Porta per l’intero territorio comunale a partire dal mese di Aprile
– consegna della dotazione annuale dei sacchetti per la raccolta, controllo serrato sulle utenze quando per oltre 5 anni gli sprechi sono stati enormi
– lotta serrata all’evasione e al recupero dei crediti, entrate che permetteranno di abbattere la tariffa.
Chi paga, chi non paga ? Troppo facile mettere la testa sotto la sabbia, troppo facile non aver MAI fatto i dovuti controlli, ma i cittadini che diligentemente pagano sanno che nessuno fino ad oggi li ha tutelati in questo?
“Noi la testa la teniamo ben fuori dalla sabbia e andiamo avanti a sostegno degli interessi dei nostri cittadini contro scelte politiche scellerate che non possono pagare solo loro. E’ necessaria una trattativa serrata con SEI Toscana che, ormai è evidente, non fa gli interessi dei cittadini, del territorio, dei Comuni ma bensì solo di alcuni soci rendendo marginale il peso della Provincia di Arezzo.
E’ l’ora di battere i pugni e quest’Amministrazione lo farà nelle sedi più opportune perché è libera da condizionamenti” conclude Laura Tavanti, Assessore all’Ambiente.
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