Le autorità locali rivestono un ruolo fondamentale nella lotta al cambiamento climatico poichè più della metà delle emissioni di gas a effetto serra viene rilasciata dalle città.
Inoltre, l’80% della popolazione vive e lavora nei centri abitati, dove viene consumato fino all’80% dell’energia.
Essendo il livello amministrativo più vicino ai cittadini, le autorità locali si trovano nella posizione ideale per comprenderne i timori e agire.
Inoltre, esse possono affrontare le sfide nella loro globalità, agevolando la sinergia fra interessi pubblici e privati e l’integrazione dell’energia sostenibile negli obiettivi di sviluppo locali, ad esempio tramite le fonti energetiche alternative, un uso più efficiente dell’energia o modifiche nei comportamenti.
Anche il Comune di Foiano ha aderito al Patto dei sindaci, insieme ad oltre 700 città, soltanto in Italia. Il coordinamento è affidato all’Assessore Stefano Loppi. L’impegno formale sottoscritto dai firmatari del Patto è poi tradotto in misure e progetti concreti.
Le città firmatarie accettano di preparare regolarmente delle relazioni e di essere sottoposte a controlli durante l’attuazione dei propri Piani d’azione e accettano l’esclusione dal Patto nel caso in cui non riescano a conformarsi alle sue disposizioni.
Le città si impegnano inoltre ad assegnare risorse umane sufficienti alle azioni previste, a incoraggiare le comunità nella propria zona a partecipare all’attuazione del Piano d’azione, a organizzare giornate locali per l’energia e a svolgere attività di networking con altre città.
I comuni che sottoscrivono il Patto dei Sindaci si impegnano a inviare il proprio Piano d’azione per l’energia sostenibile entro l’anno successivo alla data di adesione formale.
Tale Piano rappresenta un documento chiave volto a dimostrare in che modo l’amministrazione comunale intende raggiungere gli obiettivi di riduzione della CO2 entro il 2020.
Poiché l’impegno del Patto interessa l’intera area geografica della città, il Piano d’azione deve includere azioni concernenti sia il settore pubblico sia quello privato.
La Commissione europea, dal canto suo, è impegnata a garantire riconoscibilità e visibilità pubblica alle città coinvolte nel Patto; ha creato e finanzia l’Ufficio del Patto dei Sindaci, che fornisce assistenza tecnica e promozionale, inclusa l’attuazione di strumenti di valutazione e monitoraggio, meccanismi per agevolare la condivisione di competenze fra zone urbane e strumenti per facilitare la replicazione e la moltiplicazione delle misure di successo.
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