“Gli eventi degli ultimi giorni meritano la dovuta riflessione in uno scenario di cambiamento climatico, dove la violenza di certi fenomeni sta evidentemente aumentando” così l’Assessore all’Urbanistica, Ambiente e Territorio Laura Tavanti all’indomani della bomba d’acqua che si è abbattuta su Castiglion Fiorentino. “La pianificazione territoriale – continua – partendo proprio dagli strumenti comunali, può e deve valutare le aree più vulnerabili per la riduzione dei rischi legati ai disastri naturali”.
Nel nuovo Regolamento Urbanistico, infatti, un ruolo principale nella definizione delle nuove previsioni è stato svolto proprio dalle indagini concernenti il rischio idrogeologico e sismico. “E’ stato assunto il principio che i nuovi insediamenti NON devono comportare aumento delle condizioni di rischio” aggiunge. Per questo la nuova edificazione è stata inibita in tutte quelle aree che, a seguito d’indagini di dettaglio, sono state caratterizzate da una condizione di rischio molto elevato sotto il profilo idraulico, geologico e/o sismico. “Non si possono controllare i fenomeni ma si possono prevenire eventuali disastri evitando, com’è stato fatto, di sovraccaricare le aree già fortemente compromesse da urbanizzazioni e reti fognarie inadeguate con nuovi carichi urbanistici” sostiene l’Assessore Tavanti. È una precisa volontà dell’Amministrazione Comunale quella di tutelare le zone a rischio con una prevenzione che parte proprio da quelle aree in cui è già acceso un campanello rosso. “L’attenzione al nostro territorio è stata chiara, contenimento del consumo di suolo quale bene comune e risorsa non rinnovabile in funzione della prevenzione e mitigazione degli eventi di dissesto idrogeologico e di adattamento ai cambiamenti climatici. E allora stop ad una pianificazione scellerata e scoordinata fatta solo di logiche personali. L’urbanistica è ambiente è paesaggio è prima di tutto tutela dei diritti del territorio. Le Amministrazioni hanno il dovere e l’onere di scegliere e questo significa anche assumersi la responsabilità di non costruire ovunque e comunque di non trovare l’escamotage a tutti costi, perché poi arriva il giorno in cui il territorio ti rimette il conto e spesso è molto salato” termina l’Assessore all’Urbanistica, Ambiente e Territorio.
Dopo la “Bomba d’Acqua” di domenica scorsa, al via un monitoraggio sulle criticità della rete fognaria di Castiglion Fiorentino.
La violenta “bomba d’acqua” che si è abbattuta domenica su Castiglion Fiorentino, caratterizzata da breve durata ma intensità eccezionale, ha messo in crisi più punti delle reti di smaltimento delle acque meteoriche, soprattutto i sistemi fognari delle aree urbane.
Una delle aree maggiormente compromesse è stata quella della nuova rotonda del Boscatello, posta all’intersezione tra la S.R.71 e Via Corinto Corinti, con significativi danni al manto stradale. I sopralluoghi effettuati alla presenza dell’Ufficio Tecnico comunale, del Settore Viabilità della Regione Toscana e di Nuove Acque hanno evidenziato come la causa dei danni sia presumibilmente riconducibile all’entrata in pressione di acqua in una
vecchia cameretta interrata in muratura, non interessata dai lavori di realizzazione della rotatoria. L’Amministrazione Comunale, di concerto con i tecnici presenti, ha provveduto in via d’urgenza a ripristinare il manufatto di confluenza. L’evento di domenica, seppur eccezionale, ha nuovamente posto in evidenza alcune criticità del sistema fognario compreso tra Via Aretina e Via S.Antonino.
Infatti, in questo comparto urbano la fognatura è stata nel tempo sovraccaricata di nuovi contributi meteorici senza un suo adeguato potenziamento. Verosimilmente, maggiori danni alle infrastrutture viarie e alle abitazioni circostanti si avrebbero avuti se il gestore Nuove Acque non
avesse da qualche tempo realizzato due scolmatori di piena che hanno svolto il loro compito di alleggerimento delle portate. In ogni caso, visto l’intensificarsi di questi fenomeni temporaleschi che più frequentemente rispetto al passato mettono in crisi le reti di drenaggio
(cambiamenti climatici), l’Amministrazione intende dotarsi di un’adeguata è più ampia analisi delle criticità che interessano la rete fognaria in modo da programmare interventi di adeguamento della rete secondo criteri di massima efficacia e urgenza.
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