“La revisione del patto di stabilità sia un obiettivo prioritario per il nuovo Governo”. A dirlo è l’Amministrazione Comunale di Monte San Savino, attraverso il proprio Vice Sindaco e Assessore ai lavori pubblici Gianluca Gentile. “Rivolgiamo questo appello sia ai neo-eletti deputati aretini, di tutti i partiti, sia a tutti coloro che si apprestano a sedere nel nuovo parlamento: non dimenticatevi dei Comuni e poneteli al primo posto nella vostra agenda di riforme. Come assessore ai lavori pubblici mi trovo in una situazione paradossale: per non violare il patto di stabilità non possiamo fare investimenti almeno per tutto il 2013 perché rimangono ancora da saldare fatture di lavori voluti dalle amministrazioni precedenti”
“A Monte San Savino” spiega il Vice-Sindaco “abbiamo 1 milione e 200mila euro di pagamenti ancora da effettuare, di cui circa 830mila per lavori pubblici dei quali circa 430mila sono stati finanziati nel periodo 2009-11, prima del nostro insediamento. A nulla è servito il decreto legge 192/2012 che riduce a 30 giorni il termine di pagamento delle fatture della Pubblica Amministrazione: si tratta di un provvedimento puramente demagogico dal quale non discendono benefici per le imprese, ma solo il definitivo stop agli interventi dei Comuni. Non possiamo più commissionare lavori perché sappiamo di non poter rispettare il vincolo dei 30 giorni nel pagamento, a meno di violare deliberatamente il patto di stabilità.
Il nostro è un comune virtuoso con una disponibilità di cassa di 2 milioni di euro, ma per assurdo in questo 2013 non potrà nemmeno asfaltare una strada. Stessa situazione si verifica per la manutenzione del patrimonio artistico: perdurando queste condizioni esso è destinato alla rovina.
Si aprano gli occhi e ci si renda conto di quanto il ruolo dei Comuni nel rilancio delle economie locali è fondamentale: i piccoli artigiani, le ditte individuali sono adesso soffocate, oltre che dalla grande crisi economica, anche dall’impossibilità per noi di utilizzarli per i consueti piccoli lavori di manutenzione. Ai nuovi deputati e senatori chiedo di riflettere su quanto possa essere logico parlare di decentramento amministrativo andando poi a imporre tetti di spesa insostenibili sui livelli più bassi e più vicini ai cittadini. A Monte San Savino non abbiamo auto blu e autisti, ma usiamo le nostre auto e i nostri telefoni; pubblico la mia busta paga su Twitter tutti i mesi e sfido chiunque a verificare se i cosiddetti “costi della politica” risiedono nelle poche centinaia di euro dei nostri compensi. E’ il momento, con coraggio, di cambiare totalmente rotta, rivedendo il meccanismo del patto almeno nella determinazione del saldo obiettivo, premiando i comuni virtuosi e chi amministra le comunità locali in modo responsabile”