Un anno fa il prestigioso convegno della Fondazione Feltrinelli Storiografie, memorie, rappresentazioni dell’Italia unita nell’Italia repubblicana apriva a Cortona le celebrazioni del 150° anniversario dell’Unità italiana. Celebrazioni che sarebbero continuate per tutto il 2011 con un fitto calendario di iniziative dedicate alla cultura e alla storia, non solo locale, tra cui piace ricordare gli interventi di Zeffiro Ciuffoletti, Nicola Caldarone, Sergio Angori, Carla Michelli, Franca Biagiotti Belelli, Mario Parigi, Patrizia Rocchini e dell’Associazione degli scrittori aretini Tagete; nonché la partecipazione dell’Accademia degli Arditi, dell’Accademia Etrusca, degli Amici della Musica, di Autobahn Teatro, della Banda Filarmonica “G. Verdi” di Farneta, delle corali Laurenziana, Santa Cecilia e Zefferini, della Direzione Didattica 1° circolo Cortona, dell’Istituto d’Istruzione Superiore “Luca Signorelli”, del Lions Club Corito Clanis, del Piccolo Teatro della città di Cortona e della Società Filarmonica Cortonese.
Ma perché sia conservata e tramandata la memoria del contributo che Cortona dette al Risorgimento, a pochi mesi dalla ristampa anastatica dell’opuscolo pubblicato nel 1894 dalla Società dei Reduci in occasione dell’inaugurazione del monumento a Garibaldi, questa Amministrazione torna ai piedi di quel monumento con un duplice omaggio: l’apposizione di una targa commemorativa dei tre garibaldini cortonesi e la pubblicazione di un opuscolo dedicato ai Cortonesi che parteciparono alle campagne militari per l’indipendenza italiana. I nomi di Ferdinando Braca, uno dei Mille, ma soprattutto quelli di Francesco Chelazzi e di Serafino Paoli sono emersi dall’anonimato grazie al progetto Alla ricerca dei garibaldini scomparsi, realizzato dall’Archivio di Stato di Torino.
Mentre alla riproduzione dell’elenco dei Volontari cortonesi accorsi a difesa della patria, che nel 1871 fu stampato a Cortona ed è oggi conservato presso la Biblioteca del Comune e dell’Accademia Etrusca, si aggiunge la lista dei nomi dei cortonesi iscritti negli elenchi della Società di San Martino e Solferino che il prof. Luigi Armandi ha voluto generosamente mettere a nostra disposizione.
Sorprende il numero degli oltre cinquecento Cortonesi che parteciparono attivamente alle guerre per l’indipendenza.
Ragazzi e uomini, nobili e figli del popolo, che si arruolarono anche più di una volta, per realizzare il sogno di un’Italia unita.
Ma ancor più sorprende la familiarità, che avvertiamo nel leggere i cognomi presenti in quegli elenchi, non solo perché prova quanto il filo della storia tenga insieme la grande e la piccola patria, ma anche perché ci obbliga ad onorare un preciso dovere morale: mantenere viva la memoria della generosità con cui quei giovani fecero l’Italia.
Con questa iniziativa l’Amministrazione Comunale di Cortona intende rendere omaggio non solo alla memoria di questi concittadini, ma rinnovare la “leggenda” del loro coraggio e del loro impegno civile per la costruzione dell’Italia che oggi viviamo
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