Fare l’orto a scuola significa imparare a conoscere la terra, le stagioni, le sementi, la frutta e la verdura e soprattutto significa imparare facendo, usare le proprie mani per un’esperienza diretta di apprendimento. Numerose sono le iniziative delle singole scuole del nostro territorio in questo senso, dagli orti in cassetta al piantare un piccolo albero in cortile. Per questo motivo e perché pienamente in linea con i principi e le priorità portate avanti dall’amministrazione comunale in tema di scuola, ambiente e alimentazione, il Comune di Cortona ha deciso di aderire al progetto Orti in Condotta di Slow Food.
“L’obiettivo è quello di realizzare veri e propri orti scolari nelle scuole dell’infanzia e primarie del territorio già a partire dal prossimo anno scolastico, ma anche mettere in rete le scuole del territorio per valorizzare le singole esperienze già esistenti” dichiara Tania Salvi assessore alla Pubblica Istruzione, che aggiunge “L’orto rappresenta uno strumento didattico per conoscere il territorio e i suoi prodotti, ma sarà occasione anche per incontrare esperti artigiani, produttori e chef della comunità locale. E soprattutto i veri attori saranno i bambini, gli insegnanti, i genitori e i nonni, che verranno coinvolti attivamente in ogni fase del progetto”.
Orto in Condotta è il principale strumento di Slow Food per le attività di educazione alimentare e ambientale nelle scuole e, insieme agli studenti, gli insegnanti, i genitori, i nonni e i produttori locali costituiranno infatti la comunità dell’apprendimentoper la trasmissione alle giovani generazioni dei saperi legati alla cultura del cibo e alla salvaguardia dell’ambiente.
L’Orto in Condotta prevede inoltre percorsi formativi per gli insegnanti per tutta la durata del progetto, triennale, e attività di educazione alimentare e del gusto e di educazione ambientale per gli studenti e seminari per genitori e nonni ortolani.
Affinché sia un vero “Orto in condotta” l’orto dovrà necessariamente seguire alcuni principi, in linea con la filosofia Slow Food. La coltivazione sarà biologica o biodinamica; il terreno dovrà essere coltivato per tutta la durata del progetto (triennale); le varietà coltivate dovranno essere di stagione e tipiche; non potranno essere coltivati prodotti geneticamente modificati e dovranno ovviamente essere privilegiati prodotti che possano essere raccolti e consumati durante l’anno scolastico.
Anche l’uso dell’acqua dovrà, infine, avere un ruolo didattico e sarà spiegata agli studenti l’importanza di una gestione oculata della risorsa.
Il progetto, a cui hanno dato piena disponibilità ed adesione gli Istituti Comprensivi Cortona 1 e 2, verrà illustrato ad insegnanti, genitori e chiunque vorrà partecipare al convegno previsto per sabato 7 maggio alle ore 10 presso l’aula didattica del Maec a Palazzo Casali a Cortona.
Saranno presenti il Sindaco di Cortona Francesca Basanieri, la presidente regionale di Slow Food Toscana Raffaella Grana ed i dirigenti scolastici dei due istituti comprensivi cortonesi.
Nell’occasione verrà firmato il protocollo d’intesa per l’adesione al progetto triennale tra Comune di Cortona, la condotta Slow Food Valdichiana e le istituzioni scolastiche.
Un progetto che si affianca e va di pari passo con gli altri due interventi dell’amministrazione comunale nelle scuole del territorio in tema di educazione ambientale ed educazione alimentare.