Si terrà venerdì prossimo 6 maggio alle 21.15, al Teatro Comunale di Castiglion Fiorentino, la cerimonia di premiazione della seconda edizione del Concorso Internazionale per Cortometraggi “Corto Castiglionese”, ideato da Simone Gallorini e realizzato in collaborazione con il Comune. Una trentina i partecipanti da tutta Italia, ma anche dall’estero, tanto che la Giuria ha ritenuto doveroso introdurre anche una nuova categoria, dedicata appunto ai lavori stranieri.
Quello che emerge da questa seconda edizione è senza dubbio un ottimo livello qualitativo delle opere pervenute, sia per quanto riguarda la realizzazione che l’originalità degli argomenti proposti. Da segnalare anche la viva partecipazione degli Istituti scolastici da tutta la penisola e la ricerca di nuove tecniche cinematografiche.
Ad aggiudicarsi il premio per il miglior cortometraggio sul tema libero, è stata l’Associazione Zen.movie di Roma con “Amor taciuto” di Giulio Mastromauro, un lavoro che racconta un matrimonio all’apparenza come tanti, ma con l’amore e le scelte di una vita che trovano le risposte giuste alle domande sbagliate.
Tra le scuole, ha vinto il Liceo Metastasio di Scalea con “Regno delle due Italie”, che racconta le vicende di un gruppo di studenti calabresi che, in vista dell’anniversario dell’Unità d’Italia, si scontra con le realtà storiche e contemporanee.
Per la categoria animazione, ha vinto Marco Missano di Roma con “Everyone in their room”: un uomo in una tuta scafandro si aggira in un mondo contaminato, in cerca di pezzi di umanità perduta.
Per la categoria documentario, si è aggiudicato il premio Francesco Faralli con “La Tinaia”: il racconto dell’incontro con le opere e gli autori de “La Tinaia”, centro di attività espressive a S. Salvi Firenze.
Lo spagnolo Ivan Ruiz Flores (Madrid) si è aggiudicato il miglior cortometraggio straniero, con l’opera “Dulce/Dolce”, che racconta il sentimento tra giovani e anziani, con tenerezza e purezza.
Infine, menzione speciale per “Volo senz’ali” di Gerhard Koloneci dell’Accademia di Belle Arti di Roma (albanese residente da anni nella capitale): una coppia di giovani si tiene per mano, vivendo una “realtà” diversa da quella “reale