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Claudio Santamaria arriva al Teatro Poliziano. Il nuovo mattatore della recitazione va in scena a Montepulciano domenica 30 gennaio con lo spettacolo “La notte poco prima della foresta”.
“Un’unica frase, un fiume dirompente di parole, un insieme di attimi che non lasciano scampo”: è così che il regista Puerta Lopez definisce il testo di Bernard-Marie Koltès, un testo del 1977 e quanto mai attuale.
Con un unico respiro, Santamaria dà voce a uno straniero che racconta la sua vita di emarginato ad un altro uomo, straniero come lui, fermato per strada in una notte umida. Attorno c’è un mondo che si agita frenetico per non guardarsi dentro, gente che deride ferocemente chi ha scelto di non aderire al sistema, di rimanere lontano dalla felicità apparente, di stare dalla parte delle puttane pazze, di essere solido in un mondo sgretolato. Le sonorità rock e dissonanti di Giuliano Sangiorgi (leader dei Negramaro) e le istallazioni sonore di Giuliano Lombardo accompagnano lo straniero in questa notte che precede forse il suo ritiro nella foresta.
Si tratta di un allestimento che ha già riscosso gli apprezzamenti e l’interesse dei media nazionali, anche perché l’interpretazione di Santamaria si distingue per il coinvolgimento emotivo e lo sforzo fisico. Talmente abile da innescare il suo fascino magnetico nello sguardo di un non vedente ossessionato dalle note di “Almost blue”. Così camaleontico da incutere timore ai nemici in un “Romanzo criminale”, per poi innamorarsi con Muccino in “Baciami ancora”. Tanto audace da far risorgere in tv un genio sregolato come Rino Gaetano. Carismatico e sexy come un outsider strafottente: in due parole, Claudio Santamaria.