Il Comune di Chiusi investe nella cultura e nell’arte come motore di sviluppo e occupazione, mettendo in sinergia Pubblico e privati. E lo fa lanciando un progetto innovativo: la creazione di una Fondazione. Si chiama Orizzonti d’arte, e sarà un soggetto autonomo, con l’ingresso di aziende nella gestione. “Il percorso – osserva il sindaco Stefano Scaramelli – è stato compiuto con la regione Toscana, che dovrebbe riconoscere la personalità giuridica al nuovo soggetto”. Intanto, sembrano esserci già dei privati pronte a far parte della Fondazione, che dovrebbe occuparsi di tre filoni fondamentali: musica, teatro, eventi estivi. Una sorta di salto di qualità, ma anche tutto un altro modo di approcciarsi alla cultura.
“Il nuovo soggetto – aggiunge Scaramelli – serve a promuovere Chiusi, e quindi a dare valore anche alle imprese del territorio: per questo le imprese devono sentirlo come una creatura propria, come uno strumento che fa il loro interesse, e sul quale possono investire. Questa sinergia ci fa pensare anche alla creazione di nuovi posti di lavoro, a spazi per i giovani che possono trovare occupazione grazie alla cultura”. Lo statuto prevede la creazione di un consiglio di indirizzo formato da sette membri, cinque di nomina comunale e due segnalati dagli imprenditori. Questo organismo nominerà a sua volta un consiglio di gestione, con personaggi che dovranno assicurare professionalità e competenza. Eventi, mostre, la valorizzazione del teatro, la crescita culturale di una intera città: si respirano qui i capisaldi dell’amministrazione Scaramelli. Per l’assessore al Sistema Chiusipromozione Chiara Lanari questo progetto rappresenta “un salto di qualità” rispetto all’esistente, una sorta di “evoluzione di quanto Chiusi ha saputo esprimere”. E una cittadina di novemila abitanti ha dato tanto, finora, in termini cartelloni teatrali, corsi, laboratori, e spettacoli, cui aggiungere i musei e gli eventi culturali. Ora si tratta di gestire meglio questo patrimonio, facendo sinergia. Non solo per ottimizzare risorse in tempi difficili, ma per rilanciare la cultura pensandola come volano per l’economia. La “dote” di partenza che il Comune affida alla fondazione è di 70mila euro, tra cassa e immobili, ottenuti dalla dismissione di una società “inutile” creata anni fa. Arriveranno poi i contributi per la gestione economica e gli interventi di privati, mentre una squadra di tecnici potrà pianificare, selezionare, proporre, valorizzando esperienza locali, ma anche guardando al resto del mondo. E Chiusi non potrà che crescere, puntando su una delle sue risorse principali: la cultura, che affonda le radici in un grande patrimonio storico e artistico. Ora, dopo l’approvazione già avvenuta in consiglio comunale, è prevista la nomina dei membri consiglio di indirizzo da parte del sindaco, fondamentale per la partenza ufficiale della Fondazione Orizzonti d’arte, prevista per metà marzo.
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