“Al grido di viva l’Italia!”, ovvero la cronaca di uno studente colligiano, Marziale Dini, della battaglia di Curtatone e Montanara, è il titolo del libro che sarà presentato a Chiusi sabato 19 novembre, alle 17, alla sala conferenze di San Francesco. Saranno presenti i curatori Gianni Resti e Francesca Giambruni, introdotti dal giornalista Michele Taddei di Sienalibri.it, media partner dell’iniziativa “Libriamoci”, curata dal Comune di Chiusi con l’intento, dichiara l’assessore Chiara Lanari, “di diffondere il piacere della lettura e la scoperta, o la riscoperta, di Chiusi e dei suoi territori inseriti in un sistema culturale ampio, che possa lasciare spazio al dialogo e al confronto tra varie realtà”.
Proprio in ottica apertura mentale e di riscoperta delle proprie radici, ecco tornare, in questo secondo appuntamento, il tema delle vicende senesi legate al momento cruciale della conquista dell’unità d’Italia, con il sacrificio di tanti studenti che decisero di combattere per nobili ideali. Protagonista principale della pubblicazione è Marziale Dini (1818-1903) con le sue esperienze di vita e le sue memorie finora inedite, ma anche la realtà locale del suo tempo, che tuttavia rimanda a un più ampio scenario europeo. Il diario e le lettere, da lui scritte sul campo di battaglia di Curtatone e Montanara e indirizzate al padre Vincenzo e soprattutto alla madre Anna, hanno permesso di ricostruire il percorso del giovane avvocato colligiano, nato da una nobile famiglia di Colle di Val d’Elsa e li divenuto personaggio di spicco nel periodo dell’Unita d’Italia. Seguendo l’ardore patriottico degli studenti e dei professori universitari senesi, Dini prende volontariamente parte, di nascosto dai genitori, alla battaglia combattuta nei dintorni di Mantova (1848), arriva in Lombardia con il battaglione universitario toscano e, al comando di un plotone di studenti velocemente addestrati, combatte finalmente contro il nemico invasore. Marziale torna a Colle e partecipa alla vita cittadina facendo parte della gioventù liberale che vuole l’unificazione. Alcuni mesi prima del 17 marzo 1861 Marziale Dini partecipa alla spedizione napoletana del Quarto battaglione toscano della Guardia nazionale, mobilitato per sconfiggere le ultime resistenze borboniche. Quando torna a Colle è ormai un personaggio politico di primo piano. Il giovane patriota viene eletto gonfaloniere del Comune di Casole d’Elsa (1861) e successivamente e a piu riprese sindaco di Colle. Dini sviluppa la rete idrica, promuove la costruzione del ponte di Spugna, amplia la piazza dedicata alle fiere ed ai mercati, istituisce la scuola professionale colligiana per il crescente commercio delle industrie cittadine e dell’agricoltura. Nel 1878 lascia in anticipo la poltrona di primo cittadino per le solite personali persecuzioni, ingiustificate opposizioni politiche. Dopo una seconda nomina a operaio del Regio Conservatorio di San Pietro (1864 e 1883) esce definitivamente dalla scena politica. Deluso, si ritira in campagna presso il podere Le Corti dove, in una situazione economica familiare difficile, scrive sul finire del secolo le proprie memorie di combattente e patriota italiano. Introdotto dai testi di Giuliano Catoni, Enrico Dei, Francesca Giambruni e Gianni Resti, il volume è arricchito da numerose fotografie e documenti originali.