A Chiusi è quasi completato il ponte in metallo, destinato ai pedoni, che serve a superare il torrente Montelungo e, soprattutto, a raggiungere il parco della Rimembranza. Fa parte di un’operazione “marciapiedi” che continua spedita allo scalo, con l’obiettivo di dare sicurezza ai bambini del Piedibus come ai normali pedoni, con grande attenzione alle zone più transitate.
Il manufatto in acciaio servirà al passaggio in un punto distante dalla strada che separa i due parchi pubblici, normalmente affollati dai bambini, per garantire un percorso più “protetto”. E si è pensato proprio ai più piccoli, realizzando i marciapiedi lungo via Oslavia da lato delle scuole, che ora sono più ampi, con le nuove piastrelle in klinker antigelivo e antiscivolamento. “C’è un chiaro disegno – sottolinea l’assessore ai lavori pubblici Stefano Scaramelli – di unire la riqualificazione urbanistica con la vivibilità dello Scalo. È giusto che i pedoni abbiano i loro spazi, per questo siamo intervenuti per realizzare marciapiedi più ampi, sicuri, o addirittura sono stati realizzati in tratti che ne erano privi. Il progetto è stato avviato da tempo e sta dando risultati importanti, anche da un punto di vista della riqualificazione in chiave commerciale dello scalo”. Finora sono stati completati marciapiedi lungo la provinciale 326, a Montallese, e in un nuovo tratto di via Oslavia, sempre allo scalo. Proprio in qui, di fronte al parco della Rimembranza, è gia visibile il nuovo marciapiede, e un muretto che delimita il parco con una bella cancellata in metallo: la stessa che viene riproposta sul ponte. L’opera di riqualificazione ha previsto anche la sostituzione dei vecchi pini, che occupavano lo spazio dell’attuale marciapiede, con esemplari di pioppo cipressino, che verranno piantati all’interno della nuova delimitazione. In pratica sono state sostituite piante posizionate in maniera sbagliata, pericolose che avevano danneggiato opere murarie e manto stradale. A parte questi dettagli, molti dei marciapiedi previsti sono ormai transitabili in diverse zone del Comune, grazie a un investimento di circa 900 mila euro, che in alcuni casi ha previsto arredo urbano, illuminazione pubblica, sistemazione di aree verdi e realizzazione di sottoservizi. Si tratta di una “fase due”, dopo un primo importante intervento nel corso dell’amministrazione Ceccobao. Marciapiedi, e altre opere accessorie, sono stati realizzati anche in via Mazzini oltre a via Cassia Aurelia e lungo la 326, all’altezza dell’abitato di Montallese. In questo caso l’investimento è di 370 mila euro coperti in parte da fondi regionali. Stesso tipo di finanziamento a Chiusi scalo (importo di 528 mila euro). Per la pavimentazione sono state utilizzate, a seconda delle zone, piastrelle in klinker, cemento architettonico e betonelle in cemento fotocatalicito, vale a dire addittivato con biossido di titanio. In questo modo, il materiale è in grado attraverso una reazione chimica generata dalla luce del sole di sviluppare un processo di abbattimento delle polveri sottili. Con i nuovi marciapiedi si combatte anche l’inquinamento