Bandiere e tamburi delle contrade di Chiusi scalo hanno accompagnato l’inaugurazione del nuovo ponte pedonale sul Montelungo, dei marciapiedi, di interventi idraulici a difesa dell’abitato. Per Stefano Scaramelli, il nuovo sindaco, si è trattato di uno dei primi “tagli di nastro”. Un atto simbolico che ha voluto significativamente condividere, nel tardo pomeriggio di sabato scorso, con il precedente sindaco Luca Ceccobao e con il suo vice Fausto Bardini, accanto al vicesindaco attuale Gianluca Sonnini.
Altro aspetto da sottolineare è che il progetto ha ricevuto a suo tempo il contributo di 200mila euro dalla Regione Toscana, nell’abito del “programma di investimento delle risorse regionali in favore di provincie e comuni toscani per opere finalizzate alla sicurezza stradale”. Dunque, fa riferimento allo stesso assessorato che successivamente è stato assegnato al precedente sindaco di Chiusi. I lavori hanno riguardato via Oslavia (nelle zone delle elementari e dei giardini pubblici), via Cassia Aurelia, via Giuseppe Mazzini. Oltre al ponte è stato curato anche l’arredo urbano. Interventi hanno riguardato le fognature, per garantire un migliore deflusso delle acque piovane, specie nel caso di sostenuti rovesci. “Affrontiamo con grande impegno – afferma il sindaco Scaramelli – un programma di valorizzazione di tutte le frazioni del nostro Comune. Strade, piazze, servizi sono oggetto di particolare attenzione, come recupero di aree verdi o di posti auto. Molti progetti vanno in questa direzione. Puntiamo a una qualità della vita più alta per i cittadini di Chiusi, anche se i recenti tagli renderanno sempre più difficile, in futuro, garantire tutti gli investimenti necessari”. Marciapiedi e ponte sono già agibili, e consentono ad esempio di raggiungere piazza XXVI giugno e parco della Rimembranza con maggiore tranquillità da parte dei pedoni. Tra l’altro, il percorso sospeso è protetto da ampie ringhiere in metallo, eleganti e movimentate, che lasciano intravedere il torrente sottostante. I materiali usati per i marciapiedi sono stati piastrelle in clinker per via Oslavia e nelle altre zone, cemento arti tettonico e betonelle in cemento foto catalitico, cioè addittivato con biossido di titanio. Questa sostanza è in grado, attraverso una reazione chimica generata dalla luce del sole, di sviluppare un processo di abbattimento delle polveri sottili. Uno dei tanti particolari, che possono comporre una qualità della vita più alta