Il sindaco Scaramelli condivide la protesta dei pendolari, che lamentano il costo degli aumenti dei biglietti ferroviari e degli abbonamenti e un’esigenza di miglioramento dei servizi. “Ritengo giusta la loro posizione – dichiara – e mi rendo disponibile fin d’ora a condividere le loro aspettative al fine di sostenere la difesa di un servizio che va migliorato e che deve essere condiviso.
Mi rendo fin dora disponibile a interpretare le esigenze dei pendolari e di sottoporle a chi di dovere”.
In un comunicato, i pendolari di Arezzo e della Valdichiana hanno sollecitato i sindaci e il presidente della provincia di Arezzo, insieme all’assessore regionale, a un confronto pubblico. Tra le proposte, quella di trovare una soluzione alternativa alla fuoriuscita dalla fascia pendolari dell’IC 589, con partenza da Firenze CM alle ore 18.06. I Comitati pendolari sottolineano poi delle incongruita: due treni veloci tra Firenze e Arezzo nella fascia oraria tra le 16.00 e le 17.00, non particolarmente interessata dai grandi numeri di viaggiatori pendolari, ma nessun collegamento veloce tra le 17.00 e le 19.00. I Comitati si aspettano una razionalizzazione di questi aspetti che, se non risolti, renderanno invivibile il viaggio di ritorno per moltissime persone che scendono ad Arezzo o in Valdichiana.Tutto ciò in un’ottica dialogo e di confronto con le istituzioni, in una situazione del trasporto ferroviario che sta diventando per molti intollerabile.
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