CHIUSI – Passata la bufera di neve, al Comune di Chiusi si fanno i conti con i disagi subiti dai cittadini a causa dell’Enel. Nell’ultimo consiglio comunale è stato presentato e approvato all’unanimità l’ordine del giorno presentato dal gruppo di maggioranza “Centrosinistra per Chiusi”, nel quale il Comune si impegna a “mettere in atto qualsiasi forma di tutela nei confronti dei cittadini che hanno subito danni e disagi a seguito del black out, interessando Enel, e attivando tutte le procedure che la legge consente affinché venga creata una rete di protezione che possa magari vedere schierati in un unico fronte più amministrazioni locali e le istituzioni superiori”.
Il disservizio, peraltro, è legato a una precipitazione nevosa di quelle che si verificano ogni cento anni, superiore persino a quella celebre del 1956. L’altezza massima della neve è stata di 120 centimetri, e ha costretto a un intenso lavoro cinquanta uomini, dodici mezzi e quindici volontari. Chiusi è stato anche il punto di riferimento per la distribuzione del sale di tutto il centro Italia, e ha rifornito gli altri Comuni. Il lavoro svolto giorno e notte ha consentito di assicurare una viabilità regolare nelle strade e nelle aree artigianali. Il lunedì è stato garantito il mercato settimanale allo scalo, e oggi (MARTEDI 14 FEBBRAIO) si riaprono le scuole. Ma quanto accaduto, non può essere ignorato. Il capogruppo Brilli nel corso del Consiglio Comunale ha dichiarato che “si dovranno assolutamente tutelare gli interessi dei cittadini e delle imprese che si sono visti privati di un servizio pubblico essenziale”. A tale affermazione ha fatto eco anche l’opposizione, condividendo il principio. Nello stesso ordine del giorno si sottolinea “che fino dai primi avvisagli il personale Comunale e della Provincia di Siena si è messo in opera con i mezzi necessari; spazzaneve e spargisale, contenendo al minimo possibile i disagi e le difficoltà di viabilità”, e che “la Protezione civile e le Associazioni di volontariato hanno contribuito al contenimento dei disagi attraverso azioni di aiuto alle persone e attivandosi anche attraverso lo spalamento manuale dei marciapiedi e delle strade non raggiungibili con i mezzi”. Il vero problema, si legge ancora nell’ordine del giorno, è stato “il prolungarsi del black out, che ha costretto l’Amministrazione comunale ad attivarsi con iniziative straordinarie che hanno visto la costituzione di luoghi di ristoro e pernottamento per le persone interessate al black out che si trovavano in difficoltà”. Inoltre, il sindaco, la giunta e il personale del Comune e della protezione civile, sono stati costretti “a recarsi di persona nelle abitazioni interessate al black out per verificare le condizioni delle persone al fine di effettuarne l’eventuale evacuazione”. Infine, il prolungarsi del black out ha causato l’interruzione attività imprenditoriali “provocando anche in alcuni casi danni materiali a prodotti o attrezzature”. Dunque, l’eccellente lavoro di sindaco e giunta, del personale del Comune e della Provincia, dei volontari e della Protezione civile, ha evitato il peggio. Ma i danni ci sono stati, oltre ai disagi, e sono legati all’Enel.
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