Cade domani, domenica, la ricorrenza di Santa Mustiola, personaggio mitico che ha legato la sua storia a Chiusi. E queso, ovviamente, è il giorno più importante del programma di festeggiamenti dedicati alla patrona della città. Fin dal mattino si svolge la tradizionale fiera, mentre alle 16.30 nella piazza del duomo è previsto lo spettacolo di sbandieratorie tamburini dei terzieri della città. Alle 18 c’è il solenne pontificale in duomo presieduto dal vescovo Rodolfo Cetoloni con la partecipazione dei sacerdoti della vicaria, della diocesi e della corale parrocchiale. Quindi, una tombola seguita da una cena medievale lungo via Porsenna.
Alle 21.30, in piazza duomo, è invece in programma il concerto della filarmonica della città di Chiusi, con la premiazione del “cittadino benemerito”, seguita dalla solenne chiusura dell’urna della santa. Da segnalare la bella concomitanza con le notti dell’archeologia, iniziativa della Regione Toscana che coinvolge il museo civico della città sotterranea, con apertura straordinaria e visite guidate tra le 21 e le 24. Insomma, un ricco programma che contribuisce a cementare il legame tra vecchi e nuovi residenti di Chiusi con una storia e delle tradizioni antichissime, una identità forte. Un legame che l’intera giunta comunale ha voluto rimarcare con una presenza assidua a tutte le iniziative dei giorni scorsi. Gli eventi hanno visto una grande partecipazione, con il sindaco Stefano Scaramelli particolarmente soddisfatto. Grande entusiasmo ha accompagnato la processione di venerdì scorso, seguita da un bello spettacolo equestre, in piazza Duomo, preceduto da un’esibizione di tamburini e sbandieratori dei Terzieri. altrettanto suggestivi i fuochi d’artificio al lago di sabato. Sullo sfondo, la figura di una santa che lega il suo nome a una delle catacombe di Chiusi, sulla quale sorse anche una basilica a lei intitolata, poi abbandonata quando le reliquie della martire furono traslate della cattedrale cittadina. La vicenda di Mustiola è correlata a quella di un certo Ireneo, diacono di Sutri, che con lei viene ricordato. Arrestato con altri cristiani per aver dato sepoltura ad un martire e portato a Chiusi, Ireneo sarebbe stato assistito dalla nobile matrona Mustiola, forse parente dell’imperatore Marco Aurelio Claudio, noto anche come Claudio il Gotico o Claudio II (saremmo quindi intorno all’anno 270). Incarcerata a sua volta dal vicario Turcio, Mustiola dovette assistere al martirio di Ireneo e dei suoi compagni, prima di essere lei stessa fustigata a morte. A Mustiola si accompagnano due leggende: una racconta che la giovane, in fuga dalle guardie romane, avrebbe attraversato miracolosamente il lago di Chiusi navigando sul suo mantello e lasciando una scia che pare si riveda all’alba della sua festa. L’altra riguarda un anello di onice che la Santa avrebbe portato con sé da Roma; sarebbe l’anello nuziale di Giuseppe e Maria, ed è venerato a Perugia: lo si ritrova spesso come attributo nell’iconografia della Santa. La memoria di Santa Mustiola e Sant’Ireneo cade il 3 luglio. Mustiola è la patrona principale di Chiusi, cui è legato anche il Palio delle Torri, che si è appena svolto con la vittoria di San Silvestro, oltre ai riti in programma in questi giorni, molto sentiti dai cittadini di Chiusi
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