In poco più di un mese la percentuale di raccolta differenziata, a Chiusi, è quasi raddoppiata. I dati a disposizione del Comune sono estremamente lusinghieri: si è passati dal 34,5% di gennaio al 59,1% del mese di marzo, quota alla quale va aggiunta la raccolta differenziata attraverso ditte convenzionate presso le aziende, che incide per un altro 4 per cento. Dunque, numeri che sono saldamente sopra al 60 per cento ad appena un mese e mezzo dalla raccolta porta a porta a Chiusi città e Chiusi scalo, iniziata il 14 febbraio scorso.
“Questo nuovo strumento per il conferimento dei rifiuti – osserva il vicesindaco Fausto Bardini – ha dato i risultati sperati. I cittadini hanno compreso l’importanza dell’operazione e risposto con grande senso civico. In proporzione, dove c’è la raccolta differenziata con il nuovo sistema, il picco è intorno al 70 per cento”. Non si tratta, peraltro, solo di tutela dell’ambiente. Con questo risultato ne guadagnano anche le tasche dei cittadini. “Raggiungere il 60 per cento di differenziata – aggiunge Bardini – è l’obiettivo da fissato per il 2011. Chi resterà sotto questa soglia incapperà nella sovrattassa regionale, quindi la bolletta dei rifiuti sarà più cara”.
Tra i dati di dettaglio colpisce quello dell’organico, passato dalle 38,50 tonnellate di gennaio alle 70,06 tonnellate raccolte a marzo. Oppure, quello relativo alla raccolta degli sfalci di potatura, più che raddoppiato: da 15,52 a 35,80 tonnellate. Il vetro e il multimateriale, che avevano registrato 29,11 tonnellate di gennaio, sono ora sulle 45,4 di marzo. Infine, aumenta la raccolta anche di carta e cartone: da 26.08 a 38.19 tonnellate. Una conseguenza positiva e inevitabile di questi numeri è la diminuzione della raccolta dei rifiuti solidi urbani “indifferenziati” su base mensile, scesa dalle 251,45 tonnellate di gennaio alle 146,98 tonnellate del mese di marzo. La soddisfazione del Comune è legittima, se consideriamo il brevissimo periodo in cui è stata testata la raccolta porta a porta. Presumibilmente, i dati potranno migliorare ancora. C’è, inoltre, la consapevolezza degli amministratori pubblici di aver ottenuto importanti risultati in campo ambientale: basti ricordare la distribuzione di “compostori” per la realizzazione di compost domestico con gli scarti della cucina e del giardino, l’impennata del fotovoltaico (con installazioni anche in un parcheggio pubblico) e il nuovo impianto di depurazione di Querce al Pino. A questo proposito, da ricordare l’imminente entrata in funzione di un altro depuratore, che servirà gran parte del territorio, tra cui lo Scalo e Montallese, e consentirà di scaricare acque pulite al lago. Una “impronta ecologica” tutt’altro che trascurabile, per elevare la qualità dell’ambiente e della vita dei cittadini
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