Amministrazione Comunale e Diocesi di Arezzo-Cortona-Sansepolcro insieme per la Chiesa di Sant’Agostino. Da lunedì scorso, giorno del crollo di una parte del tetto dell’edificio religioso, il sindaco Mario Agnelli e S. E. Monsignor Riccardo Fontana si sono confrontati per trovare una soluzione condivisa che tenga conto sia della sicurezza delle famiglie che vivono nei pressi della Chiesa che della salvaguardia della struttura.
La vicenda è stata affrontata anche in apertura del consiglio comunale, tenutosi stamani, durante il quale è stato annunciato l’istituzione di un tavolo di concertazione indispensabile per affrontare la questione del crollo ed evitare così ulteriori conseguenze. “Devo ringraziare tutti coloro i quali hanno preso a cuore questa vicenda. Mi riferisco alla Sovrintendenza ai Beni Artistici e Storici di Arezzo, alla Curia Vescovile, all’Istituto Diocesano, alla Parrocchia di San Giuliano, all’impresa edile che ha provveduto allo sgombero e ai Vigili del Fuoco del distaccamento di Tavarnelle coordinato da Claudio Burioni che con abnegazione e spirito di sacrificio hanno lavorato per salvare la chiesa del 1300” afferma il sindaco Agnelli. Ma la “partita” non è ancora finita. Per recuperare questo gioiello serviranno impegno e molte risorse. Servirà una “task force” che lavori per recuperare l’edificio sacro. “Tutti noi vorremo che Sant’Agostino, una delle chiese più antiche del centro storico, e il suo convento ritornino ai fasti di un tempo. Lo vogliamo soprattutto per i castiglionesi e per tutti gli amanti dell’arte profondamente colpiti da questa vicenda”. Per questo motivo che da lunedì scorso i contatti tra il primo cittadino castiglionese e il Vescovo Fontana sono costanti e mirati per trovare una soluzione che metta in sicurezza la zona ma soprattutto per cercare di sanare una situazione pesantissima e con danni ingenti.
Un boato sordo, lunedì scorso, ha squarciato il silenzio di un paese intento a pranzare. Mancava una decina di minuti alle 13 quando una delle capriate in legno della chiesa di Sant’Agostino ha ceduto trascinando con sé buona parte della copertura, procurando così una grande e grave ferita al patrimonio storico artistico del paese. Sul posto si sono subito riversati i tanti residenti increduli davanti al cumulo di macerie, come increduli e attoniti lo è stata l’Amministrazione Comunale guidata dal sindaco Mario Agnelli. “Ricordo perfettamente la sensazione che ho provato arrivando immediatamente sul posto, amarezza, dolore ma anche rammarico nel vedere una delle più belle chiese di Castiglion Fiorentino ridotta in un cumulo di macerie” ricorda. All’origine del disastro ci sarebbero infiltrazioni di acqua, compreso quelle legate al maltempo dei giorni precedenti al crollo. La chiesa è stata realizzata nel 1333 e ristrutturata tra il 1579 e 1588.
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