{rokbox title=| :: |}images/caos1/giovannidipaolo.jpg{/rokbox}
Venerdì 25 marzo, alla Chiesa di S. Angelo al Cassero, verrà presentato il restauro di due opere appartenenti alla Pinacoteca Comunale di Castiglion Fiorentino. Si tratta dei dipinti “Santa Caterina d’Alessandria e Madonna in trono col bambino” e “Storie della vita di S. Nicola” di Jacopo del Sellaio del XV secolo. Il loro recupero è stato possibile grazie alla generosità di un castiglionese che da anni ormai vive in Svizzera, Renato Galletti, ma è rimasto profondamente attaccato alle proprie origini, tanto da aver espresso il desiderio di poter contribuire al restauro di alcune opere d’arte.
Di comune accordo con l’Istituzione Culturale ed Educativa Castiglionese e l’Amministrazione comunale, sono state scelte le due opere precedentemente menzionate, sottoposte poi al restauro a cura di Paola Cardinali e Alberto Spurio Pompili del Laboratorio di Restauro Le Santucce.
Questi tesori d’arte restaurati verranno presentati al pubblico venerdì 25 marzo alle 17.30 alla Chiesa di S. Angelo al Cassero, alla presenza del Sindaco Paolo Brandi, del sig. Renato Galletti, dei due restauratori e di Paola Refice Storico dell’Arte e funzionario della Soprintendenza ai Beni Artistici e del Paesaggio, Patrimonio Storico ed Antropologico Enografico di Arezzo.
Schede tecniche delle opere
La Vergine con il Bambino e Santa Caterina d’Alessandria.
OPERA di Giovanni di Paolo ( artista che opera a Siena dal 1417 al 1482).Si tratta di due scomparti di polittico firmato e datato 1457, tempera su tavola, raffigurante La Vergine con il Bambino e Santa Caterina d’Alessandria.Provengono dalla Pieve di S. Giuliano; il polittico doveva essere a 5 scomparti come riteneva il Salmi nel 1971 e posto sull’altare maggiore della vecchia Pieve come riporta il Ghizzi
Gli studiosi dell’arte Perkins nel 1909 e Pope Hennessy nel 1937 ritenevano che altri 2 scomparti fossero quelli presenti nella chiesa parrocchiale di Bagnoregio, tesi ormai fugata dallo studio di Luisella Tanganelli che infatti ha evidenziato l’appartenenza delle tavole di Bagnoreggio alla mano di Giovanni di Paolo ma non la pertinenza allo stesso polittico castiglionese.Molto importante perchè raro è il fatto che le tavole della Pinacoteca comunale abbiano la firma del pittore e la data: “Opus Johannis de Senis – Anno Dni MCCCCLVII”Giovanni di Paolo è un pittore e miniatore forse il più fantasioso del quattrocento senese ed ideatore di un linguaggio poetico singolare che aveva ben assimilato dall’arte del nord Italia e dal gotico francese.
Le tavole erano state già restaurate nel 1920 a cura del Fiscali.
“Storie della vita di S. Nicola” Opera attribuita tradizionalmente a Jacopo di Arcangelo detto del Sellaio (Firenze 1442-1493). Ricordato da Vasari come allievo di Filippo Lippi, collabora con Botticelli. Si tratta di una tempera grassa su tela proveniente dalla Chiesa di S. Agostino insieme ad altre due tele sempre oggi collocate in Pinacoteca ( in totale 3). Raffigura scene di vita di S. Nicola ed è molto simile come stile pittorico a quella in cui è rappresentata la Piscina Probatica attribuita al SELLAIO. Infatti i 3 dipinti hanno in comune la stessa provenienza. La tela con scene di vita di S. Nicola e quella con il Giudizio Universale e Adorazione della Croce (restaurata una ventina di anni fa da P. Cardinali e A. Spurio Pompili) costituivano il coronamento di quella con la Piscina Probatica (Daniela Galoppi nella guida Pinacoteca del 2000)