Secondo appuntamento con il progetto “Books Everywhere”, venerdì 13 gennaio 2017 alle ore 18 presso il Bar Martini in via Gramsci 79 a Camucia lo scrittore e critico cinematografico cortonese Roberto Curti presenta il suo libro “Sex and Violence: percorsi di cinema estremo”, scritto assieme a Tommaso La Selva e giunto alla terza riedizione
Roberto Curti, critico cinematografico e saggista è stato tra i primi a tentare un’opera di sistematizzazione e problematizzazione del cinema di genere mondiale. Dal 2002 collabora a Il Mereghetti. Dizionario dei film.
Ha collaborato alle riviste Segnocinema e Nocturno Cinema curando per quest’ultima speciali sul cinema fantastico spagnolo e sul regista Jesús Franco. Attualmente è redattore di Blow Up di cui cura la sezione cinema. Collabora a Cinecritica, alla webzine canadese Offscreen e al sito enogastronomico del giornalista Luciano Pignataro, con una rubrica su cinema e cibo.
Il suo libro “Sex and Violence: percorsi di cinema estremo” è un viaggio dentro l’inferno del non rappresentabile al cinema, o, meglio, di quello che le censure dei vari paesi bollavano come immorale, perverso e quindi proibito.
La prima bolgia è l’America puritana e moralista del Codice Hays, destinata a trasformarsi pochi decenni dopo nella fucina di generi fortemente trasgressivi come l’exploitation, lo splatter e l’hardcore, grazie a registi come Herschell Gordon Lewis, George Romero, Wes Craven e Gerard Damiano: zombi, gole profonde, donne in prigione e belve delle SS sono le dannazioni più gettonate.
Poi si approda in Europa per inabissarsi nelle ossessioni di autori geniali e dissacranti: gli spostamenti del piacere di Alain Robbe-Grillet, le monache indemoniate di Ken Russell, il sesso rivoluzionario di Dusan Makavejev e quello tentacolare di Andrzej Zulawski, le madri castratrici di Arrabal. Ma c’è spazio anche per le vampire sadiane di Jesús Franco e per le peccatrici nude sotto la sferza di Pete Walker.
Non manca il cinema estremo italiano, a partire da Pasolini e passando per gli squartatori di Lucio Fulci o l’impudico terzo occhio di Alberto Cavallone.
Infine, ci si addentra nella malabolgia orientale, in cui vagano gli angeli violentati di Wakamatsu Koji, i fornicatori a oltranza di Oshima Nagisa, i maestri della tortura di Ishii Teruo.
“E’ importante uscire dagli schemi – dichiara l’Assessore alla Cultura ed alle Attività Produttive del Comune di Cortona Albano Ricci –, ricercare nuovi modi di coinvolgere le persone, creare nuovi contenitori e nuovi spazi per la cultura e la socialità. Per questo penso che questo progetto sia veramente importante.”