Non è la prima volta che si registrano casi di animali intossicati a causa di esche avvelenate. L’ultimo, in ordine di tempo, si è verificato a Caldesi, zona La Foce. “Esprimo a nome di tutta l’Amministrazione Comunale la più profonda indignazione per azioni così riprovevoli di crudeltà gratuita verso gli animali” sostiene il Sindaco Agnelli.
L’Amministrazione Comunale, oltre a condannare, quindi, tale pratica illecita messa in atto fortunatamente da pochi, che se identificati rischiano oltre a severe sanzioni amministrative anche una denuncia penale, ritiene utile fornire alcune indicazioni da seguire nel caso un animale abbia ingerito un’esca avvelenata
La legge regionale toscana n. 39 del 16 agosto 2001, vieta l’utilizzo e la detenzione di esche e bocconi avvelenati e prevede sanzioni amministrative per chi contravvenga a questo divieto; il Codice penale inserisce tra i delitti contro il sentimento per gli animali, il comportamento di chi per crudeltà o senza necessità, cagiona la morte di un animale o ne cagiona una lesione, punendo i responsabili con pene pecuniarie e detentive.
L’Amministrazione Comunale consiglia tutti i cittadini e tutti gli appassionati cinofili di prestare particolare attenzione mentre passeggiano in compagnia del proprio cane e di denunciare eventuali ritrovamenti di esche avvelenate.
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