L’operazione “marciapiedi” continua spedita a Chiusi scalo, con l’obiettivo di dare sicurezza ai bambini del “Piedibus” come ai normali pedoni, con grande attenzione alle zone più transitate. A breve sarà realizzato un ponte pedonale in acciaio, per oltrepassare il torrente Montelungo e, soprattutto, per collegare in sicurezza l’area del parco della Rimembranza con quello di pazza XXVI giugno. Il manufatto servirà al passaggio in un punto distante dalla strada che separa i due parchi pubblici, normalmente affollati dai bambini, in modo da garantire un percorso più “protetto”. E si è pensato proprio ai più piccoli, realizzando i marciapiedi lungo via Oslavia da lato delle scuole, che ora sono più ampi, con le nuove piastrelle in klinker antigelivo e antiscivolamento.
“C’è un chiaro disegno – sottolinea l’assessore ai lavori pubblici Stefano Scaramelli – di unire la riqualificazione urbanistica con la vivibilità dello Scalo. È giusto che i pedoni abbiano i loro spazi, per questo siamo intervenuti per realizzare marciapiedi più ampi, sicuri, o addirittura sono stati realizzati in tratti che ne erano privi. Il progetto è stato avviato da tempo e sta dando risultati importanti, anche da un punto di vista della riqualificazione in chiave commerciale dello scalo”.
Intanto restano da completare piccoli tratti lungo la provinciale 326 (a Montallese) e in un nuovi tratto di via Oslavia, sempre allo Scalo. Proprio in qui, di fronte al parco della Rimembranza, sono stati tolti dei pini per far posto ai pedoni, suscitando qualche preoccupazione tra gli amanti del verde. Niente paura: verranno sostituiti da esemplari di pioppo cipressino, che verranno piantati in un punto più arretrato, all’interno del giardino pubblico già esistente. In effetti, si trattava di piante posizionate in maniera sbagliata, pericolose e in grado di danneggiare opere murarie e manto stradale, come avvenuto. A parte questi dettagli, molti dei marciapiedi previsti sono ormai transitabili in diverse zone del Comune, grazie a un investimento di circa 900 mila euro, che in alcuni casi ha previsto arredo urbano, illuminazione pubblica, sistemazione di aree verdi e realizzazione di sottoservizi. Si tratta di una fase due, dopo un primo importante intervento nel corso dell’amministrazione Ceccobao. Marciapiedi, e altre opere accessorie, sono stati realizzati anche in via Mazzini oltre a via Cassia Aurelia e lungo la 326, all’altezza dell’abitato di Montallese. In questo caso l’investimento è di 370 mila euro coperti in parte da fondi regionali. Stesso tipo di finanziamento a Chiusi scalo (importo di 528 mila euro). Per la pavimentazione sono state utilizzate, a seconda delle zone, piastrelle in klinker, cemento architettonico e betonelle in cemento fotocatalicito, vale a dire addittivato con biossido di titanio. In questo modo, il materiale è in grado – attraverso una reazione chimica generata dalla luce del sole – di sviluppare un processo di abbattimento delle polveri sottili. Con i nuovi marciapiedi, dunque, si combatte anche l’inquinamento.