{rokbox title=| :: |}images/montesansavino.jpg{/rokbox}
Confcommercio ribadisce il suo no all’insediamento di una nuova struttura commerciale in zona Le Fonti e lo fa attraverso la sottoscrizione da parte di 80 operatori di una lettera aperta al Sindaco Carini. Questo il risultato emerso nel corso di una assemblea degli operatori aderenti a Confcommercio presieduta dal presidente della delegazione di Monte San Savino Mirko Faralli, che ieri (martedì 22 febbraio), insieme al responsabile di zona dell’associazione di categoria Stefano Scricciolo e al vicedirettore provinciale Catiuscia Fei, hanno raccolto la posizione degli operatori del terziario locale, molto preoccupati dalla possibile apertura di un nuovo insediamento commerciale in località Le Fonti.
“Gli imprenditori di Monte San Savino – si legge nella lettera degli operatori consegnata al primo cittadino – chiedono all’Amministrazione Comunale di respingere la variante numero 6 al Regolamento urbanistico onde evitare l’insediamento di una nuova superficie commerciale al dettaglio di medie dimensioni in località Le Fonti”.
Una posizione netta che rafforza il no alla nuova struttura: “A nostro giudizio tale insediamento non è utile alla comunità savinese, già servita da un’adeguata offerta commerciale – afferma Mirko Faralli, presidente della delegazione Confcommercio savinese – soprattutto è profondamente lesivo degli interessi degli operatori economici che in questo territorio continuano ad investire da molti anni. La sottoscrizione di questa lettera da parte di 80 operatori dimostra la compattezza delle imprese del terziario nel respingere questo nuovo insediamento, con il pieno sostegno sia delle attività imprenditoriali ubicate in località Le Fonti, sia di quelle del centro storico cittadino”.
“Gli operatori sono estremamente soddisfatti dell’esito dell’Assemblea – continua Faralli – e sono altrettanto speranzosi che il Sindaco possa tenere in considerazione la posizione delle tante imprese del terziario presenti nel comune savinese. Ribadiamo con forza che senza un piano di sviluppo e di crescita per l’intera città si rischierebbe un ulteriore impoverimento del patrimonio imprenditoriale che il terziario esprime in città”.
Ora il destino dell’area commerciale passa anche dalle osservazioni che saranno fatte pervenire al Sindaco Carini entro il prossimo 28 febbraio: “Siamo pronti a presentare le osservazioni di natura prettamente tecnica entro il 28 febbraio – spiega Catiuscia Fei, vicedirettore provinciale di Confcommercio – i nostri esperti hanno messo a punto una serie di osservazioni che fanno emergere più di una perplessità rispetto alla variante approvata dall’Amministrazione: in primis la posizione geografica della struttura, molto a rischio dal punto di vista idrogeologico e posizionata tra ferrovia e cavalcavia, nei pressi di uno svincolo, un ulteriore elemento che ci spinge a contrastare il nuovo insediamento”.
“Senza dimenticare – continua il vicedirettore Confcommercio – che secondo le nostre previsioni la struttura causerebbe effetti devastanti sull’assetto socio-economico e antropico della città, alterando i poli di attrazione e frequentazione abituale dei residenti e mettendo a rischio la sostenibilità economica e di conseguenza la vivibilità del centro storico, penalizzando di fatto la competitività di Monte San Savino sul mercato turistico”.
Catiuscia Fei sottolinea poi la mancata concertazione in merito al progetto: “E’ mancata la necessaria concertazione con le associazioni di categoria. Quando si parla di strutture di medie dimensioni non si può prescindere da un’adeguata concertazione con le categorie economiche interessate. Soprattutto non si possono non coinvolgere le tante imprese del terziario presenti e i tantissimi esercizi di vicinato ubicati sia nella zona delle Fonti che nel centro storico. Il Sindaco avrebbe dovuto chiedere il parere delle associazioni prima di decidere e non far apprendere la notizia agli operatori direttamente dalla carta stampata”.
“Ora – continua Fei – il Sindaco ha la possibilità di recuperare l’errore commesso nella prima fase e restituire al dialogo e alla concertazione l’importanza che merita, usando il senso di responsabilità che lo contraddistingue, ritirando pertanto la variante numero 6 al Regolamento urbanistico e confrontandosi con la categoria sulle prossime azioni da intraprendere per lo sviluppo e la valorizzazione del centro storico”
Si sa come Umbria Jazz, in ormai dieci lustri, abbia portato a Perugia e dintorni,…
Convegni, tavole rotonde, degustazioni enogastronomiche, mostre fotografiche e documentali tutto dedicato all'animale simbolo della Valdichiana:…
“E io vado a mangiare dallo zio Ernesto!!” Scommetto che se solo avesse un ospitale…
È uscita la nuova guida di Condé Nast Johansens per una vacanza in una delle…
Nel genere da me e da tanti altri amato c’ è sempre stata la contrapposizione…
TOP TEN Mussolini il capobanda. Perchè dovremmo vergognarci del fascismo di Aldo Cazzullo,…