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8 Marzo, il ‘Posto di Monica’ allestito presso Palazzo San Michele

La giornata internazionale della donna, che si festeggia ogni anno l’8 marzo, è stata istituita per ricordare da un lato le conquiste politiche, sociali ed economiche delle donne, dall’altro le discriminazioni e le violenze da loro subite nella storia. Anche la Commissione Pari Opportunità del Comune di Castiglion Fiorentino ha voluto ricordare questa giornata allestendo, nell’androne di Palazzo San Michele, il “Posto di Monica”, l’immagine adottata dalla Commissione per dire no alla violenza e soprusi nei confronti delle donne o dei soggetti più deboli.

Monica era una giovane e bella ragazza piena di speranze e vivacità che ha perso la vita per mano violenta di un uomo che non ha accettato di lasciarla andar via. “Il Posto di Monica” è stato istituito e reso pubblico lo scorso anno quando alla prima del Teatro Spina è stata illuminata una poltrona vuota dedicata a Monica, appunto, e a tutte le donne, quella sera, assenti. “Ho sempre molta difficoltà di non cadere nella retorica in queste ricorrenze ma il mio pensiero va a tutte le donne che in maniera silenziosa sono riuscite a cambiare il mondo senza imbracciare le armi” dichiara Silvia Del Giudice.

Dopo la Seconda Guerra Mondiale, si è fatto per molto tempo risalire la scelta del giorno a una tragedia accaduta nel 1908, che avrebbe avuto come protagoniste le operaie dell’industria tessile Cotton di New York, rimaste uccise in un incendio. In realtà questo fatto pare che non sia mai avvenuto, e numerosissime sono le versioni circa l’origine di questa celebrazione.  I fatti che hanno realmente portato all’istituzione di questa festa, o meglio, celebrazione, sono di diverso tipo, più legati alla rivendicazione dei diritti delle donne, tra i quali il diritto di voto. Sono molti gli avvenimenti che, dall’inizio del ‘900, hanno portato alla lotta per la rivendicazione dei diritti delle donne, all’epoca, e per anni, completamente sottomesse al marito e senza diritto di voto. In Italia la prima giornata dedicata alla donna si è svolta nel 1922, il 12 marzo. Fu solo nel dicembre del 1944, a Roma, che si istituì l’UDI (Unione Donne Italiane) e che si decise di celebrare il successivo 8 marzo la giornata della donna nelle zone liberate dell’Italia. E dal 1946 è stata introdotta la mimosa come simbolo di questa giornata. Oggi, quello che era nato come un giorno che serviva a celebrare i diritti delle donne, a innalzare il loro ruolo nella storia e nella politica, quello che era un giorno per celebrare il coraggio e la determinazione delle donne, è un giorno che è stato completamente stravolto purtroppo a causa dei continui episodi di violenza e soprusi nei confronti del genere femminile e delle persone più deboli. Che sia pure un giorno lieto da trascorrere in allegria con le amiche per riscoprire quella sorellanza che tra le donne non dovrebbe mai mancare ma aggiungendo alla festa un attimo di riflessione sulla libertà e l’orgoglio riscoperto e difeso dalle donne di ogni epoca.

Michele Lupetti

Colui che nel lontano 2006 ideò tutto questo. Fondatore e proprietario di ValdichianaOggi, dopo gli inizi col blog "Il Pollo della Valdichiana". Oltre a dispensare opinioni sulle cose locali è Beatlesiano da sempre (corrente-Paul Mc Cartney), coltiva strane passioni cinematografiche e musicali mescolando Hitchcock con La Corazzata Potemkin, Nadav Guedj con i Kraftwerk. I suoi veri eroi, però, sono Franco Gasparri, Tomas Milian, Maurizio Merli, Umberto Lenzi... volti di un'epoca in cui sarebbe stato decisamente più di moda: gli anni '70

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