Giugno 1942.
Le armate dell’Asse sono all’apice della loro espansione: la Russia è in ginocchio. Nel Pacifico dilagano i Giapponesi. In Nord Africa, gli Inglesi subiscono l’avanzata tedesca.
Tutto sembra deciso e le sorti della guerra segnate quando, nello scenario bellico, irrompe un nuovo esercito: proveniente dal secondo pianeta della stella Tau-Ceti, una flotta d’invasione aliena piomba sulla terra con l’intento di piegare e sottomettere gli esseri umani.
Le forze della “Razza”, ominidi simili a rettili, atterrano in tutti i continenti e, almeno all’inizio, la vittoria aliena sembra inevitabile.
Tuttavia, per merito dell’inventiva umana e della resistenza tenace, gli uomini portano avanti il conflitto e grazie alla grande coalizione degli Alleati con gli stati dell’Asse, gli esseri umani costringono Atvar, comandante supremo della flotta aliena, a sedersi a un tavolo per trattare la pace.
Il ciclo de L’invasione, scritto da Harry Turtledove, è composto da quattro libri, uno per ogni anno di guerra, e rientra nel genere dell’ucronia, cioè la storia alternativa: partendo da fatti realmente accaduti, l’autore inserisce un elemento estraneo alla vicenda storica che da’ origine a un nuovo corso degli eventi. In questo caso, un’invasione aliena.
Una saga quella di Turtledove che mette in scena una gran varietà di personaggi le cui vicende permettono di vedere quello che succede nell’intero pianeta.
Spicca tra tutti Heinrich Jäger, comandante di panzer e principale protagonista umano. Un soldato tedesco dalla tempra di ferro, che combatterà senza esitazione il nuovo nemico, un soldato che non rimarrà indifferente alle atrocità commesse dalla Germania in Polonia.
Liu Han, contadina cinese rapita dagli alieni per essere studiata e che, unitasi alle bande comuniste, lotterà instancabilmente contro gli invasori assieme a Nieh Ho-Ting e Mao.
Leslie Groves che, come nella realtà, è a capo del programma per la costruzione della bomba atomica. E poi Enrico Fermi, Kurt Diebner, Stalin, Mussolini, Mordechai Anielewicz, Einstein, Cordell Hull, Eric Blair, tutti impegnati nella lotta contro il più grande pericolo che abbia mai minacciato l’umanità: i rettili.
È questa una specie creata con maestria dell’autore, che è riuscito a dar vita a una “razza” che appare concretamente aliena al lettore, ben lontana dall’extraterrestre dai grandi occhioloni luccicanti di Spielberg: esseri ricoperti di scaglie con occhi a bulbo simili a quelli dei camaleonti, con una stagione per l’accoppiamento come gli animali, tanto da essere estranei a quei rapporti affettivi tra maschio e femmina alla base di ogni famiglia.
Ligi alla disciplina e alle gerarchie, sono fedeli in modo incondizionato al loro imperatore. Tecnologicamente progrediti e in grado di viaggiare nello spazio, intraprendono la campagna militare contro la terra con carri armati, aerei a reazione ed elicotteri, un po’ come se l’attuale esercito degli Stati Uniti fronteggiasse quello tedesco del 1939.
E lo scontro sarà terribile, con uso massiccio di gas asfissianti e bombe atomiche, tanto da mettere in serio pericolo l’equilibrio naturale della terra stessa.
La saga di Turtledove è una lettura piacevole, soprattutto per gli appassionati di storia e di fantascienza e, il primo libro, Invasione: anno zero, può essere un buon compagno da mettere in valigia.
Buone vacanze a tutti!