1. Marina Lovato: tre aggettivi, un colore e una canzone per dirci qualcosa di te.
Sono una persona sicura, creativa e riservata. Il colore che mi rappresenta è sicuramente il rosso, mentre la canzone che un po’ mi racconta è “Un giorno nuovo” di Cristiano De André.
2. Sei in viaggio per un pianeta lontanissimo: quale libro porteresti con te? E quello che lasceresti sulla terra è … ?
Porterei con me le poesie di Giovanni Pascoli alle quali non potrei mai rinunciare; lascerei sulla terra la Commedia di Dante e il Canzoniere del Petrarca così che tutte le future generazioni possano leggerli.
3. Un filosofo ha detto che le definizioni sono come cassetti e una volta date, poi è difficile uscirne fuori. In alcuni casi però si può fare a meno della filosofia, quindi: chi è il poeta (o la poetessa) che per te è la definizione stessa di “poesia”?
Il poeta che, per me, rappresenta la definizione stessa di poesia è Giacomo Leopardi: egli, infatti, ha da sempre ispirato i miei versi.
4. Passiamo alla tua raccolta Al di là dell’infinito: puoi raccontare ai nostri lettori com’è nata questa silloge?
Ho iniziato a scrivere poesie nel 2002, all’età di sedici anni. Da allora i miei scritti sono stati segnalati a numerosi concorsi poetici nazionali e pubblicati su riviste, siti e antologie di autori contemporanei. All’inizio di quest’anno ho ritenuto opportuno raccogliere le poesie più apprezzate, in questi undici anni, dai lettori.
5. Una poesia segna un momento preciso nella vita di chi la scrive e rileggendola, anche a distanza di anni, è possibile rivivere nitidamente le stesse emozioni: cosa ti ha portato alla decisione di non datare la poesie? In più: l’ordine delle poesie è quello alfabetico: da cosa è dovuta questa scelta?
Al di là dell’infinito raccoglie poesie scritte, come ho già spiegato nella risposta precedente, nell’arco di un decennio. Nel tempo i componimenti sono stati, più volte, risistemati e riscritti, come una sorta di “Canzoniere”. Da qui la decisione di non datare le poesie. In un secondo momento è stato necessario dare una struttura completa al libro e ho, pertanto, deciso di ordinare le liriche in ordine alfabetico come a rappresentare un percorso che abbia avuto un inizio e una fine, una sorta di viaggio al di là dell’infinito. Non a caso la raccolta si chiude con la poesia intitolata “Ulisse” ma, diversamente dall’Ulisse viaggiatore di Omero, Foscolo e Saba, questo è un uomo statico e appagato.
6. In ogni poesia c’è una briciola dell’anima del poeta. Qual è la poesia dov’è più presente Marina Lovato? Di quale poesia puoi dire “Ecco, questa sono io”?
Tutte le poesie svelano qualcosa di me, pur non essendo necessariamente autobiografiche. I componimenti più intimi sono quelli che raccontano la mia passione di scrivere (Amore segreto, Il segreto del poeta, La condanna, Solo di notte).
7. Nella poesia Amore segreto l’atto di scrivere “… è come far l’amore con le parole …” tuttavia in La condanna, la chiusura suona come una sfibrante confessione: “… amara la condanna / d’esser poeta …”. Questi versi sembrano all’apparenza inconciliabili, tuttavia la poesia è come un fuoco capace di fondere le realtà e i sentimenti più distati tra loro. Partendo da questo presupposto, cos’è per te la poesia? Chi è il poeta e qual è il suo “segreto”?
Scrivere è un bisogno che nasce da dentro e che trova pace solamente quando si fissa sul foglio bianco. Il segreto del poeta è rappresentato dalla sua capacità di porre interrogativi esistenziali, rispetto alle persone comuni che si mostrano indifferenti. Egli vede le cose con occhi diversi e cerca di mostrare tutto ciò attraverso la poesia (Un po’ come fa Montale in “Forse un attimo andando in un’aria di vetro”).
8. Reticenza e minimalismo sentimentale, eccesso, disuso, la scomparsa dei grandi ideali: che spazio occupa la poesia nel mondo di oggi? Può un buon verso cambiare il mondo?
La poesia oggi può dare, e sicuramente dà, tantissimo. La poesia è arte, come lo è la musica, la pittura, la fotografia. La poesia può continuare a seguire la linea classica descrivendo mondi lontani, fantastici e romantici oppure può avvicinarsi alle tematiche del mondo d’oggi diventando strumento di comunicazione. Non ho dubbi che un buon verso possa cambiare una persona e sono altrettanto convinta che una singola persona possa cambiare il mondo.
9. La poesia può svelare realtà meravigliose, a volte cupe, in altri casi piene di luce e serenità: cosa o chi ha incontrato Marina Lovato Al di là dell’Infinito?
Al di là dell’infinito racconta la vita quotidiana nei suoi momenti di luce e di buio. Ed è proprio in queste ultime occasioni che l’uomo medita sull’infinito e scopre che al di là di esso c’è solamente la parola, nel mio caso intesa come poesia.
10. Per concludere una domanda di rito: qual è il tuo sogno nel cassetto? Insomma, domani mattina vorresti svegliarti e . . .
Domani mattina vorrei svegliarmi felice di essermi realizzata all’università, nel lavoro, nella scrittura e in famiglia. Desidero completare gli studi magistrali in Linguistica e continuare a scrivere per emozionare con le mie parole.
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Una bella intervista dalla quale emergono aspetti molto interessanti;il valore delle parole,l'uso che ne fà la poesia, il pensiero che è dietro ad essa.
Sono convinta anche io ,Marina, che dei bei versi possano aiutare gli altri a comprendere aspetti della vita,aspetti esistenziali di ieri e di oggi.
La poesia ha un potere evocativo immenso,giustamente oltre l'infinito.
Le parole sono nostre ed una volta che escono da noi sono del mondo.
Complimenti!Avrò il piacere di conoscerti.
Lucia Bianchi.
Interessanti, intelligenti, le risposte, a cominciare dalla Divina Commedia e dal Canzoniere. Giacomo Leopardi è stato indubbiamente uno dei massimi poeti e oserei dire anche buon filosofo. Ma la Natura matrigna del Poeta non si confà al questa bella poetessa, eppure i suoi versi richiamano temi esistenziali; ciò significa che dal suo animo già emerge chiaramente una profondità del pensiero. La poesia addolcisce il mondo, ben vengano e trovino terreno fertile queste maestre della penna e dell'amore.