Questo post non riguarda la Valdichiana, ma Roma… almeno dal punto di vista topografico. Riguarda infatti, in senso più ampio, il Teatro, quello con la “T” maiuscola, che commuove, diverte, insegna e fa riflettere, con arte e fantasia. Parlo del Teatro Verde, “il teatro dei bambini e dei ragazzi di Roma”, ma che -davvero- non si può restringere a questa definizione.
Si tratta di un luogo magico, raro e prezioso che fa precipitare in un mondo fatato ed irresistibile chiunque capiti a tiro, bambino o adulto che sia. Alcune settimane fa nei camerini del teatro si è sviluppato un incendio, non grave ma sufficiente a sospenderne la stagione in corso. E’ stata avviata una campagna di raccolta fondi (bastano 5 euro) per aiutare questa “fantastica realtà” (passatemi l’ossimoro) a risorgere dalle sue ceneri. La Cultura è un bene che appartiene a tutti e, anche se distanti, gli amanti del teatro non potranno restare insensibili! Quindi, per favore, diffondete il messaggio e… se ancora non lo avete conosciuto di persona, vi invito ad assistere a qualcuno degli spettacoli, qui a Roma: il Drago Marzapane e l’Orco Merenda, con il supporto di maghi pasticcioni, principesse bruttone, commendatori che sognano pesci e scarpette che raccontano la storia di Cenerentola da un altro punto di vista, sono pronti a catturarvi… per non lasciarvi andare mai più.
Anche io sono ormai prigioniera. Perché se è vero che il Teatro crea indipendenza, il Teatro Verde, al contrario, dà dipendenza!
https://www.eppela.com/it/projects?utf8=%E2%9C%93&q=teatro+verde
Loredana Bruno