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Steve Mc Curry, oltre lo sguardo e oltre le apparenze, storia di vita e di popoli

Dopo l’incredibile appuntamento alla Villa Reale di Monza durato dal 30 ottobre 2014 al 6 aprile 2015 – un grandioso allestimento tra motivi neoclassici e sfarzi regali – la mostra di Steve McCurry ‘Oltre lo sguardo’ ritorna a Roma al Teatro 1 di Cinecittà si Mostra. E ritorna più forte di prima: tanti sconvolgenti scatti, tra cui, il più famoso, quello di Sharbat Gula, la ragazza afghana dagli occhi verdi, comparso qualche anno fa sulla copertina del National Geographic e diventato un biglietto di solo andata per la notorietà del fotografo americano; non solo, immagini e ritratti stupefacenti di preziosi attimi colti in tutto il mondo, dal terremoto del 2011 in Giappone ad un anziano monaco tibetano, segnato in volto dal tempo ma vivace e colorato nel vestiario; dall’immagine apocalittica di cammelli in cerca di cibo e salvezza in un territorio devastato dalla guerra del golfo negli anni ’90, alla quiete mattutina dell’Inle Lake, in Birmania.

 

Una collezione inaudita di fotografie, testimonianza di viaggi, costumi e tradizioni lontane, ma anche di realtà diverse, povertà, distruzione e catastrofe, per andare Oltre lo sguardo. E ancora: ci saranno lavori recenti realizzati proprio a Cinecittà, a fare da cornice a “una ricerca insolita e destrutturata, che si spinge oltre lo sguardo, che attraversa porte e finestre per raccontare lo spazio e la luce, per vincere il dolore e la paura”, per citare la curatrice Biba Giacchetti.

Lo sguardo rimane il vero protagonista di questo grande viaggio e McCurry non smette di stupire con esplosioni di colori, giochi di luce, inquadrature stravaganti e soggetti eccezionali. Un appuntamento romano assolutamente da non perdere che durerà fino al 20 settembre 2015, presentano più di 150 immagini. E per gli appassionati di fotografia, impegnati e indaffarati, in libreria c’è Steve McCurry/ Icons- Conversazioni con Biba Giacchetti, prodotto da Sudest 57: un vero e proprio tuffo nella poetica del fotografo americano tra chiacchiere, retroscena, incontri fortuiti e bellezza umana.

Rebecca Romanò

"Nata in un ramo del Lago di Garda e trapiantata, in giovane età, in terra cortonese, amo la musica e la scrittura quasi quanto la Cassoeula e la Chianina. Nel mio blog "Testuali Parole" recensisco libri sia di scrittori emergenti che bestsellers e sfrutto da sottofondo le canzoni che più apprezzo.

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Rebecca Romanò

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