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Cerchi un lavoro? Tutti i consigli, dalla A alla Z, per trovarne uno. (Parte 1)

Vi è mai capitato di conoscere una persona che, subito dopo la fatidica frase: “piacere di conoscerti”, ti chieda: “che lavoro fai?”.

A me succede spessissimo (forse perché negli ultimi quattro anni la mia “seconda casa” è Milano e, inutile negarlo, uno degli aspetti più importanti in età post scolare in questa città è il proprio ruolo nel magico mondo lavorativo).

Il bello, per me, è arrivato un annetto fa quando ero semplicemente dottore di ricerca di diritto del lavoro, patrocinante legale e, soprattutto, alla ricerca di una nuova opportunità lavorativa come giurista d’impresa.

 Onestamente non mi sono mai sentita una disoccupata, forse perché trovare lavoro (magari non retribuito, se si tratta di stage) è, a sua volta, un lavoro non pagato, per giunta.

Da qui l’idea di buttare giù qualche consiglio in pillole, a mia volta ricevuto da ex colleghi e head hunter (i cd. cacciatori di teste) indirizzato a chiunque sia alla ricerca del lavoro della propria vita, di quello che permetta almeno di pagarsi gli studi universitari e l’affitto, o soltanto di uno stage.

Per non annoiarvi troppo (sono logorroica) ecco la prima metà del mio alfabeto!

Scrivetemi per sapere cosa ne pensate!

A come ANNUNCI DI LAVORO.

Per iniziare a cercare un lavoro, cliccate su google o sul vostro motore di ricerca preferito digitando “annunci di lavoro”, indicando l’area geografica o settore lavorativo di vostro interesse e, armati di tanta pazienza, cominciate a “spulciare” quello che propone il web.

Purtroppo spesso gli annunci sono scaduti, non più disponibili o ripetuti all’infinito: iscrivervi a siti internet specializzati vi farà risparmiare tempo, ma ogni tanto dedicatevi ad una ricerca “a tappeto” perché purtroppo i filtri inseriti potrebbero non evidenziare l’annuncio che fa per voi.

Oltre ai siti di jobrapido, infojobs, monster, indeed, careerjet, njobs, talentmanager, easylavoro, kijiji, cercolavoro, tenete sott’occhio le offerte presenti su linkedin, su cliclavoro (il sito del Ministero del lavoro che riassume moltissimi degli annunci contenuti in altrettanti siti facendovi risparmiare molto tempo ed evitando annunci “doppione”) e jobrumors (un network molto recente che vi aggiorna non soltanto su tutte le opportunità professionali ufficiali, ma soprattutto su quelle più “informali” e che sono nell’aria: da qui l’idea del nome jobrumors).

Non dimenticate, inoltre, di controllare le bacheche dei Centri per l’impiego e dell’informagiovani: ogni tanto possono riservare belle sorprese.

L’annuncio che, a mio parere, si merita un bel 10 e lode? Senza dubbio quello che l’attuale Ministro della Coesione territoriale, Fabrizio Barca ha postato sulla sua pagina Twitter per “pubblicizzare” due posti disponibili nel suo staff!

B come BIGLIETTO DA VISITA VINCENTE: CV E LETTERA DI PRESENTAZIONE.

Partite dal presupposto che ogni selezionatore riceve ogni giorno tantissimi CV e che per ognuno dedica mediamente (studi attendibili alla mano) circa 30 secondi: ovvero mezzo minuto per decidere se cestinarvi per sempre o darvi una possibilità.

Ecco cinque trucchi:

1. create dei format-base da adattare, volta per volta, al singolo annuncio e alle caratteristiche dell’azienda: lo stesso modello può non andar bene per tutti. Avete una personalità e questo è il momento di tirarla fuori. Molti siti internet forniscono esempi di CV e consigli di esperti (molto più autorevoli di me!) sulle varie possibilità di personalizzazione.

In questo modo ottimizzerete i tempi di redazione (anche se vi avverto, si tratterà comunque di un’attività che richiederà tempo) ed eviterete di inviare il classico CV che sembra fatto in ciclostile!

2. Curate l’aspetto grafico, utilizzate il cd. formato europeo e siate sintetici: immediatezza nella lettura e gradevolezza visiva sono le parole d’ordine per avere la possibilità di essere inseriti nel processo di selezione, evitando il tritacarta o il database-dimenticatoio.

3. Indicate prima le esperienze lavorative e dopo il percorso di studi (a prescindere dalla tipologia di offerta di lavoro alla quale vi state candidando).

4. Controllate bene che non vi siano errori di ortografia e battitura: sarebbe una sciatteria difficilmente perdonabile dal selezionatore (semmai fatelo leggere ad un occhio esterno prima di cliccare su invio).

5. Vi sconsiglio di inserire gli hobby, anche se alcuni esperti di selezione affermano che scrivere sul CV, per esempio, la propria passione per gli sport di squadra aiuti a far capire che sapete lavorare in team (mah!).

Meglio inserire le pregresse esperienze lavorative (magari svolte durante gli studi, senza però classificarli come lavoretti) anche se non attinenti alla posizione per la quale state inviando il CV, oppure le attività di volontariato o la vostra collaborazione in giornali locali.

Per avere maggiori chances, a mio parere, è fondamentale accompagnare al CV la vostra lettera di presentazione che pur rispettando gli standard contenutistici, stilistici e formali non deve risultare banale: al contrario deve raccontare qualcosa in più di voi (prendendo spunto dall’azienda alla quale è rivolta e dall’annuncio alla quale è riferita).

Proprio perché anticipa il cv, quindi, evitate di scrivere al suo interno elementi già indicati in quest’ultimo, ma fornite informazioni aggiuntive e cercare di stimolate con essa l’interesse dell’interlocutore (volente o nolente, rappresenta il primo impatto che avrete con il selezionatore).

C come COSA SO FARE E COSA POTREI IMPARARE A FARE?

Può sembrare banale, ma è fondamentale per una ricerca efficace avere le idee molto chiare su quello che volete fare, a prescindere dal fatto che siate alla ricerca del lavoro dei sogni o di quello che vi permetta di arrivare a fine mese.

Cercate di far fruttare le vostre precedenti esperienze lavorative non necessariamente per trovare un “lavoro doppione” e individuate i vostri punti di debolezza.

Su quest’ultimo aspetto vi do una dritta: se le lingue straniere non sono il vostro forte oppure vi piacerebbe approfondire aspetti legati alla contabilità prima di informarvi su corsi a pagamento, navigate su i siti di recruitment, fatevi un giro al centro per l’impiego della vostra zona o alle agenzie per il lavoro sparse sul nostro territorio: frequentemente propongono corsi professionali nelle aree e settori più svariati.

Formatemp (ente importantissimo e affidabile delle agenzie per il lavoro), ad esempio, finanzia corsi professionali molto validi, con tanto di attestato di partecipazione a fine corso senza chiedervi neanche un centesimo.

Con queste modalità io, per farvi un esempio, ne ho fatto uno di business english, un altro Marketing e due nell’ambito delle Risorse Umane e credo che abbiano contribuito a migliorare il mio CV ed il mio profilo professionale.

Purtroppo, anche per partecipare ad un corso di formazione è necessario affrontare un processo di selezione, ma con un po’ di fortuna ve la potreste cavare con una breve intervista telefonica.

L’altra nota dolente è di natura logistica: spesso questi corsi sono organizzati in grandi città ed è necessario spostarsi, per esempio a Roma, ed è necessario mettere in budget qualche soldino per il vitto e le spese di viaggio che, purtroppo, sono sempre a carico dei corsisti, ma vi posso assicurare che ne vale la pena e magari ne approfittate per farvi una bella vacanza nella città eterna!

D come DOVE CERCARE LAVORO?

La parola d’ordine è provare, provare e ancora provare: se avete risposto ad inserzioni su quotidiani senza successo o su internet, pubblicate online il vostro CV (per esempio su monster, infojobs o linkedin) per farvi conoscere e farvi cercare dalla aziende che cercano urgentemente personale.

Spesso, infatti, per motivi di tempo e di budget le aziende evitano di inserire annunci provando a cercare il proprio profilo ideale nei data base.

Fate sapere ad amici e conoscenti che siete in cerca di una nuova opportunità e visitate le fiere del lavoro (es. job meeting ne organizza spesso in grandi città come Roma).

Più ampio è lo spettro della ricerca, maggiori saranno le possibilità di entrare in contatto con i datori di lavoro giusti.

Internet è uno strumento straordinario ma anche presentarsi di persona al Centro per l’impiego o nelle agenzie per il lavoro sono modi altrettanto efficaci per trovare un’opportunità al volo.

Attenzione però: se volete essere presi in considerazione (e soprattutto benevolmente) controllate sempre l’orario di ricevimento al pubblico (a volte gli addetti delle agenzie sono un po’ rigidi su questo argomento!).

E come ESPERIENZE ALL’ESTERO O IN UNA GRANDE CITTA’ ITALIANA.

Considerando la situazione globale non particolarmente florida, vi sconsiglio vivamente di buttarvi nell’avventura “fuori porta” senza avere le idee chiare e, soprattutto, in mancanza di una proposta in tasca: rischiereste di perdere molti soldini e di tornare a casa con il morale sotto i piedi.

Grandi città italiane come Roma o Milano o evergreen come Londra o addirittura l’America, fanno gola a chi è deluso dall’offerta locale ma è necessario agire con strategia.

Se l’obiettivo è l’estero e magari la vostra conoscenza della lingua non è eccellente, prima di partire cercate da qua un corso di inglese avanzato o Business English per raggiungere in tempi brevi uno standard di conoscenza adeguato, inviate il vostro C.V. e rispondete agli annunci del vostro lavoro dei sogni.

Lo stesso vale per un trasferimento nelle metropoli italiane: se non partite con una proposta di lavoro in tasca approfittate dell’enorme offerta formativa gratuita che città come Milano e Roma possono garantire rispetto al nostro territorio o provate a trovare uno stage anche non retribuito (“rientrati in patria” sarà utilissimo da sfoggiare ad un colloquio per posizioni junior, ma per le quali si richiede un minimo di esperienza).

F come FLESSIBILITA’ E FIDUCIA IN SE STESSI

Senza le due Effe, vi assicuro non si va da nessuna parte: un profilo dinamico, capace di adattarsi a esigenze e situazioni diverse è il candidato ideale di molte posizioni di lavoro vacanti.

E soprattutto non vi dimenticate che durante la ricerca del vostro lavoro, inevitabilmente ci sarà spazio per moltissimi rifiuti. Quindi tenete duro!

Cercare lavoro non è mai facile ed a volte verrete colti dal desiderio di rinunciare e rassegnarvi a restare nella posizione attuale, fosse anche quella di disoccupato!

Siate pazienti e soprattutto convinti che il lavoro dei vostri sogni sia proprio dietro l’angolo!

Leggi la seconda parte.

Maria Teresa Rencinai

View Comments

  • Grazie Antonio! Continua a seguirci. Nel mio prossimo post alla lettera G si parlerà proprio di giovani come te. Se non lo hai già fatto, rivolgiti al Centro per l'impiego per capire se hai diritto ad indennità legate al tuo stato di disoccupato o informati su possibili iniziative promosse per aiutare neo disoccupati. In bocca al lupo!

  • indicazioni molto utili e veritiere.Attendo con fiducia i prossimi articoli . Una fan di studio illegale come la blogger

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Maria Teresa Rencinai

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