Leggi la prima parte
G come GIOVANI
Inutile negarlo, una buona fetta degli annunci di lavoro sono riservati ai giovani in età di apprendistato e questo principalmente perché l’assunzione di “under 29” permette al datore di lavoro di ottenere un bel po’ di sgravi contributivi.
Se siete degli over 29, però, non perdetevi d’animo e non dimenticate di evidenziare, nel vostro C.V. o durante la compilazione di form on line, se siete “Categorie Protette”, lavoratori in Cassa Integrazione o in mobilità, disoccupati, neodiplomati o neolaureati da meno di 12 mesi.
Anche in queste ipotesi, infatti, i datori di lavoro possono ottenere benefici economici dalla vostra assunzione!
Preparatevi, tuttavia, una risposta plausibile alla domanda classica: “Perché si è laureato a trent’anni?” Spiegate che durante il vostro periodo di studio avete dedicato molto del vostro tempo in attività lavorative (anche se, in realtà, si è trattato di mere attività saltuarie).
H come HEAD HUNTER (OVVERO I CACCIATORI DI TESTE)
Nel nostro territorio se ne vedono pochi in giro, ma se il vostro obiettivo è trovare lavoro in grandi città o in settori come quello finance, legal, chimical o quello vastissimo del management è indispensabile inserire il C.V. su siti di società specializzate come michael page o hays.
Vi sconsiglio, invece, quello di experteer perché in questo caso, purtroppo, la maggior parte delle offerte sono riservate a chi possiede un abbonamento a pagamento e, quindi, il gioco potrebbe non valere la candela.
Negli ultimi anni anche le agenzie per il lavoro hanno creato divisioni ad hoc, in cui operano i cd. cacciatori di teste, dedicate alla ricerca di middle management ma anche di figure junior.
I come INDIRIZZO MAIL
Create un indirizzo di posta elettronica, ad hoc per la vostra missione, semplice e professionale come nome.cognome.job@gmail.com (escludendo categoricamente mail come monella82@ oppure topolino80!).
L come LINKEDIN
Ormai i selezionatori per sapere qualcosa in più di voi utilizzano sempre più il potente strumento dei professional e social network.
Linkedin, professional network per eccellenza (ma per alcuni settori funziona anche Viadeo) può rappresentare la vostra vetrina ed il vostro biglietto da visita e, quindi, create subito la vostra pagina (se non ne avete ancora una) oppure aggiornatela e completatela in una sua parte (in questo modo, infatti, aumentano le possibilità di essere visitati).
E’ fondamentale utilizzare le stesse accortezza consigliate per la stesura del C.V. e della lettera di presentazione con un’astuzia in più: mentre vi sconsiglio di inserire la foto nel C.V. se non espressamente richiesta, pubblicatene una che vi rappresenti e sia in linea con il lavoro che state cercando.
Inutile dirlo, l’abito fa il monaco e, quindi, se siete alla ricerca di un lavoro nel settore legale ad esempio giacca e cravatta per l’uomo o il tailleur per la donna è d’obbligo; se al contrario vi candidate a posizioni in ambito creativo può essere più idoneo un abbigliamento sbarazzino ma mai imbarazzante!
Ad ogni modo prima ancora di occuparvi della vostra pagina su Linkedin rendete invisibile a chi non è vostro “amico” quella di Facebook o di Twitter (soprattutto se amate postare foto dei vostri bagordi “weekendini” o commentare con parolacce o quant’altro il politico di turno o la vicina di casa…)
Ormai è risaputo, su google se qualcuno digita il vostro nome uno dei primi risultati (per non dire il primo) sarà proprio la vostra pagina “Faccia Libro” e la tentazione di un selezionatore o di un datore di lavoro di vedere qualcosa di voi potrebbe giocarvi brutti scherzi!
M come MOTORI DI RICERCA
Da utilizzare sempre per sapere qualcosa in più sulle aziende alle quali volete inviare una candidatura spontanea o con le quali dovrete sostenere dei colloqui.
N come NETWORK
Secondo una ricerca della University of London, il 60% dei posti di lavoro viene occupato grazie al passaparola. Cogliete, dunque, tutte le opportunità di espandere la vostra cerchia di contatti.
Oltre a frequentare associazioni professionali e altri gruppi di reti sociali, cercate di conoscere nuove persone durante lo svolgimento delle attività di ogni giorno.
Chi può dirlo, l’amico di un ex compagno di scuola potrebbe avere in serbo la dritta giusta!
O come ORGANIZZAZIONE
Cercate di essere metodici e organizzate bene la vostra giornata lavorativa per la ricerca di una nuova opportunità lavorativa.
Tra un colloquio, la compilazione di form online nelle ormai famose sezioni “lavora con noi” delle aziende e la risposta ad un annuncio, trovate del tempo per annotare in un block notes le aziende che avete provato a contattare, gli esiti e le risposte ottenute, lo stato di avanzamento degli iter di selezione ai quali partecipate, etc
Si tratta di una modalità un po’ “casereccia” ma efficace soprattutto quando inviate autocandidature o non utilizziate siti come infojobs che ad esempio, permette gratuitamente di creare proprio un profilo aggiornandolo con lo stato di avanzamento della ricerca e informandovi, anche se non sempre in tempo reale (per la verità), se il vostro C.V. è stato inserito nel processo di selezione, se l’azienda vi ha scartato per mancanza di requisiti, etc.
P come PREPARARSI AL COLLOQUIO
Avete superato la fase della barriera del suono della disattenzione (la fase dello cd. screening dei C.V.) e a questo punto ecco gli errori (più frequenti) da evitare come la peste:
1. Nell’era di internet, non informarvi sull’azienda per la quale vi candidate potrebbe essere un errore imperdonabile che potrebbe farvi perdere l’opportunità di dimostrare che avete le carte in regola per aggiudicarvi la posizione a cui aspirate!
L’obiettivo principale del colloquio, infatti, è trovare il candidato ideale: per questo motivo, se date l’impressione di non essere interessati all’azienda che offre un lavoro, potreste far sorgere dubbi sulla vostra motivazione, il vostro entusiasmo e la vostra dedizione al lavoro.
2. Niente bugie! La gamma delle menzogne spazia dalle esagerazioni come vantare meriti eccessivi per il conseguimento di un obiettivo alle affermazioni assolutamente fasulle.
Morale: assolutamente si’ ad un abbellimento del C.V. ma sempre con moderazione!
3. Dare una cattiva impressione. Inutile negarlo: la prima impressione è quella che conta! Per quanto un selezionatore cerchi di essere obiettivo e professionale, sono i primi secondi a segnare l’esito di un colloquio.
Una cattiva impressione oppure una serie di segnali non verbali spesso portano le parti a non instaurare un rapporto di fiducia reciproca o a non piacersi. Il resto del colloquio diventa, quindi, un processo in cui si cerca soltanto conferma delle prime impressioni ricevute.
Qualche esempio? Arrivare in ritardo (senza chiedere scusa né indicare -sintenticamente, mi raccomando- le cause che lo hanno determinato) o arrivare con più di 10 minuti di anticipo, non indossare abbigliamento adeguato, masticare chewing gum durante il colloquio, non spegnere il telefono cellulare, stringere la mano in modo fiacco.
4) Evitate di criticare il precedente datore di lavoro o di rivelare informazioni inadeguate.
5) Al termine del colloquio, il datore di lavoro vi chiederà sicuramente se avete domande.
Sarebbe abbastanza imbarazzante non averne neanche una! Preparatene un elenco dal quale scegliere quella che vi sembra più in linea con l’andamento del colloquio e la tipologia di interlocutore.
Q come QUANTI SOLDI POTRESTE CHIEDERE?
Mai chiedere il pacchetto retributivo al primo colloquio: in quella fase semmai sarà il selezionatore a chiedervi i vostri “desiderata” o comunque la vostra ultima retribuzione.
Si sa che si lavora per vivere ma a volte si vuole semplicemente investire nel futuro e, quindi, se avete perso un lavoro bene pagato e vi candidate per un altro meno remunerato fate capire al vostro interlocutore che siete interessati in primis dalla tipologia di lavoro, da quello che vi può offrire a livello di gratificazione personale e di crescita professionale e che siete disposti a rinunciare a qualche soldino.
R come RISPOSTE (QUELLE CHE DOVRETE DARE VOI E QUELLE CHE VI ASPETTERETE DAL VOSTRO INTERLOCUTORE).
Preparate le risposte alle tipiche domande da colloquio e state pronti per quelle difficili.
Internet abbonda di siti specializzati che consigliano quelle vincenti: potrebbero non fare al caso vostro ma vi permetteranno di non arrivare impreparati.
Tendenzialmente se un selezionatore è interessato al vostro profilo sarà molto celere nel darvi un feedback positivo o comunicarvi un nuovo appuntamento ma può capitare che, per i motivi più svariati, il processo di selezione si sospenda o rallenti la sua corsa.
Continuate a cercare senza concentrarvi su quel “silenzio”.
S come SITI SPECIALIZZATI
Iscrivetevi ai siti specializzati in offerte di lavoro, create un vostro profilo con tanto di foto e referenze, inserite i job alert per ricevere direttamente nella vostra casella di posta elettronica le offerte di lavoro.
T come TIROCINI (STAGE)
“L’Italia è una Repubblica fondata sullo stage”, scrive Beppe Severgnini. E come dargli torto? Complice la crisi anche in Valdichiana fioccano le offerte di stage!
Prossimamente scriverò un post dedicato al magico mondo dei tirocini per adesso fatevi un giro sul sito della “repubblica degli stagisti”.
Vi avverto, è dedicato principalmente a chi ne cerca uno in grandi città ed in grandi aziende ma oltre ad annunci ha contenuti interessanti come articoli ed interviste ad addetti ai lavori sul tema, pareri e testimonianze di chi ce l’ha fatta ottenendo un contratto a tempo indeterminato dopo il periodo di stage e chi, purtroppo, ha soltanto aneddoti incredibili su un’esperienza fallimentare.
Magari non servirà a molto ma, se non altro, vi farà capire che purtroppo c’é chi se la passa peggio di voi: della serie “mal comune mezzo gaudio”!
U come UNIVERSITA’
Chi si è appena laureato o, meglio ancora, chi è laureando deve assolutamente controllare le opportunità che l’ufficio Placement dell’università può offrire.
Uno stage curriculare durante il percorso di studi o un periodo di studio all’esterno con il progetto Erasmus, per esempio, può fare la differenza considerando il numero di laureati presenti nel nostro territorio.
V come VICINANZA GEOGRAFICA AL LUOGO DI LAVORO
Spesso negli annunci si specifica l’elemento imprescindibile della residenza nella provincia del luogo in cui è aperta la posizione o addirittura sono indicati il numero massimo di chilometri tra la propria abitazione e l’azienda.
Ciò accade solitamente perché molti datori di lavoro credono, a volte erroneamente, che la vicinanza alla sede di lavoro sia una garanzia di puntualità ed efficienza.
Durante il colloquio fate emergere il vostro lato flessibile e dinamico rassicurando il selezionatore.
Z come ZERO RIMBORSO SPESE: CHE FARE?
Anche nell’ipotesi in cui non sia previsto un rimborso spese o il percorso formativo proposto sia discutibile, in mancanza d’altro, il mio consiglio è: accettate lo stage!
Non c’è cosa peggiore di un C.V. con vuoti temporali tra un lavoro e l’altro o tra la fine del percorso scolastico o universitario e il primo “vero lavoro”.
Vi faccio un esempio: il vostro sogno è lavorare nel settore delle Risorse Umane e per sei mesi vi siete occupati soltanto di archivio e front office nella filiale di un agenzia per il lavoro gratuitamente?
In sede di colloquio, raccontate al selezionatore che in quel periodo, anche se non avete avuto la possibilità di seguire autonomamente un processo di selezione, avete avuto la possibilità di capirne tutti i meccanismi supportando il vostro tutor.
Darete, in questo modo, prova di essere persone disposte ad imparare facendo la cd. gavetta, determinate a proseguire su quell’ambito e, soprattutto, non estranee al settore che vi interessa.
Visto così può sembrare frustrante e anche demotivante ma in attesa di tempi migliori e’ l’unico modo per restare nel mondo del lavoro. Alla fine è soltanto una questione di approccio!
In bocca la lupo a tutti e fatemi sapere com’é andata!
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