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Scopriamo il Mix (8): Classica sì, ma con brio

Una grande orchestra, solisti di livello e repertorio originale: questi gli ingredienti del cartellone di musica classica del Mix 2016. Come è logico che sia la musica calssica ha sempre avuto a Cortona un posto speciale, sia nei programmi dei vari festival che si sono susseguiti negli anni, sia nel cuore degli appassionati.

 

Il Mix, fin dal suo inizio (grazie anche al fatto che l’Orchestra Regionale Toscana istituzione tra le più prestigiose in Italia, è parte del Comitato fondatore del festival), ha riservato un ampio spazio alla tradizione classica, sempre con un occhio ai solisti e alle tendenze.

Quest’anno sono tre gli appuntamenti in cartellone: il primo già in apertura di festival sabato 30 luglio in piazza Signorelli con l’Orchestra della Toscana al grand completo diretta da Peter Guth con ospite la soprano Elisabeth Jahrmann. Già dal titolo della serata si può capire cosa ci aspetterà: “Saluti da Vienna”. Il direttore Peter Guth, infatti, oltre che essere un talentuoso viloinista è stato anche direttore della Strauss Orchestra di Vienna. Un musicista di una classe speciale per spirito, charme, simpatia ed eleganza.

Guth a Cortona dirigerà l’Orchestra della Toscana imbracciando il violino e da anni è invitato in tutto il mondo e avrà come ospite la soprano Elisabeth Jahrmann. walzer, polke,marce con arie celebri..insomma uno sfavillio di aree celebri del repertorio viennese che ci faranno sognare e anche ballare.

Lunedì 1 agosto i Solisti dell’ORT guidati da Andrea Tacchi, solista concertatore al violino, si esibiranno nel pomeriggio nella chiesa di San Francesco (alle ore 19,30), altro luogo magico di Cortona, in un concerto, denominato le Otto Stagioni, che metterà a confronto le “Stagioni” di Vivaldi e Las Cuatro estaciones porteñas di Astor Pazzolla.

Infine mercoledì 3 in piazza Signorelli (inizio ore 21,30) l’Ort si presenta nella sua veste più internazionale con la direzione affidata al più grande direttore giapponese Eji Oue e con ospite il giovane violinista serbo Nemanja Radulovic vera star dello strumento di “Paganini”. Una sorta di eroe Punk/classico, un idolo giovanile dai capelli lunghi, l’atteggiamento rock e tanto virtuosismo.

Il programma proporrà al pubblico del Festival l’ouverture de La bella Melusina di Mendelssohn, il Concerto per violino op.35 di Čajkovskij e la Settima Sinfonia di Beethoven.

Redazione

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