Scartare di lato e cadere

“Musica barocca ai confini dell’Umbria”, questo sabato nella chiesa di San Donnino

Sabato 10 agosto il Santuario di Santa Maria della Croce di San Donnino (Val di Pierle) ospiterà alle ore 18.00 Musica barocca ai confini dell’Umbria, un concerto di Caterina dell’Agnello (violoncello barocco) e Gabriele Palomba (tiorba) parte della XIX Rassegna musicale e organistica dell’Associazione per il Restauro e la Valorizzazione degli Organi storici della Città di Cortona.

Il programma comprenderà i brani dei seguenti artisti: Antonio Vivaldi (Venezia 1678 – Vienna 1747), Johann Hieronimus Kaspsberger (Venezia 1580 – Roma 1651), Salvatore Lanzetti (Napoli 1710 – Torino 1780), Francesco Xaverio Geminiani (Lucca 1687 – Dublino 1762) e Turlough O’Carolan (Nobber 1670 – Alderford 1738).

La tiorba è un liuto di grandi dimensioni impiegato soprattutto nella musica del XVI e XVII secolo. Il programma dell’iniziativa ricorda che «se il violoncello attorno alla seconda metà del 600 aveva appena cominciato ad affermarsi come strumento solista, la tiorba invece, si può dire che in Italia cominciasse il suo declino. A questo strumento si erano dedicati appassionatamente molti bravissimi musicisti già dal secolo precedente: la tiorba era uno strumento molto in uso già durante tutto il 1600, sia come strumento solista, sia come strumento capace di realizzare le armonie del basso continuo».

«La scelta di unire i due strumenti» hanno affermato Caterina dell’Agnello e Gabriele Palomba «ci è sembrata indovinata sia dal punto di vista della sonorità che della tessitura. Tale unione era naturale anche all’epoca, essendo infatti tiorba e violoncello tra gli strumenti scelti più spesso per l’esecuzione del “basso continuo”».

Donna che suona la tiorba e cavaliere, dipinto di Gerard ter Borch il giovane, 1658 (New York, The Metropolitan Museum of Art)

Caterina dell’Agnello completa gli studi di violoncello sotto la guida di Silvio Righini e si diploma nel 1989. Frequenta la Civica Scuola di Musica di Milano dove, nel 1997, si diploma con Roberto Gini in violoncello barocco. Si perfeziona con Llouis Claret e con Mario Brunello, con Johannes Goritzkji, Gjotgj Sebok e Anner Bijlsma. Inizia l’attività di concertista a sedici anni e la sua carriera, sia come prima parte in orchestre, sia come continuista e solista, si svilupperà senza interruzioni presso le principali istituzioni e teatri italiani ed europei (Accademia di S.Cecilia di Roma, Unione Musicale di Torino, Teatro Carlo Felice di Genova, Società del Quartetto di Milano, Teatro Regio di Parma, Gran Teatro la Fenice di Venezia, , Amici della Musica di Firenze). Molti i complessi con cui ha collaborato nel campo della musica antica, in particolare La Risonanza, con cui ha da tempo un rapporto stabile in qualità di primo violoncello. Da vari anni affianca all’attività di violoncellista, quella di violista da gamba. Numerose le registrazioni radiofoniche per le principali radio europee. Per le più importanti etichette (Tactus, Amadeus, Stradivarius, Antes, Accord, Symphonia, MM Records, Naive) ha inciso un repertorio che spazia da Monteverdi a Bartok.

Gabriele Palomba si è diplomato in liuto con il massimo dei voti presso la Civica Scuola di Milano sotto la guida del M° Paul Beier. Ha seguito corsi di perfezionamento con Pat O’Brian, Chris Wilson, Anthony Bailes e, per la musica d’insieme, con J. Christensen. Svolge attività concertistica come solista e continuista in Italia e all’estero suonando nei più importanti festival europei e teatri, tra cui La Scala di Milano, il S. Carlo di Napoli, Teatro Nacional de Madrid, la Konzerthaus di Berlino. Ha collaborato con l’Ensemble Galilei, Ensemble Concerto, La Venexiana, La Cappella della Pietà dei Turchini, La Risonanza, Ensemble Aurora e altre formazioni italiane, affrontando repertori che vanno dal madrigale cinquecentesco fino alla cantata barocca. Ha effettuato registrazioni per Stradivarius, Glossa, Dynamic, Simphonia, Capriccio. È fondatore, con il soprano Emanuela Galli e il cembalista Davide Pozzi, dell’ensemble “Sistite Sidera” che con la casa discografica Stradivarius ha inciso le cantate di Domenico Gabrielli.

La chiesa di S. Donnino [qui le indicazioni], meglio conosciuta oggi con il nome di Santuario di Santa Maria della Croce, fu costruita nel 1557. Ubicata nella pievania di Danciano, raccolse quanto rimaneva all’epoca degli antichi insediamenti ecclesiastici, la chiesa di San Donnino, la Cappella della Madonna della Croce e l’oratorio di Danciano. L’abside è formata da una torre romanica, il fonte battesimale, datato 1509, è precedente la costruzione della chiesa. L’ampia superficie dell’edificio, circa 485 mq, fa ritenere che agli inizi del XVI secolo si trovava in un’area densamente popolata. Di straordinaria bellezza il territorio circostante, i boschi, la stretta gola fra le montagne ed il torrente Niccone; completano il panorama i resti di chiese, castelli e fortificazioni, da tempo in stato di abbandono, che testimoniano l’importanza che ha rivestito nel passato questa terra di confine.

L’evento del 10 agosto, come gli altri della Rassegna, è organizzato con la collaborazione del Comune di Cortona e del Consiglio Regionale della Toscana ed è a ingresso libero. Di seguito i concerti che seguiranno:

  • Domenica 18 agosto 2019, ore 18.00, Chiesa di Sant’Angelo a Metelliano: Il vincitore dell’American Prize 2018 a CortonaRoberto Piano, pianoforte.
  • Domenica 25 agosto 2019, ore 18.00, Duomo: Concerto di mezza estateMassimiliano Rossi, organo di Antonio Ducci (1840); Francesco Santucci, sassofono.
  • Domenica 8 settembre 2019, ore 18.00, Chiesa di Santa Maria Nuova: La Natività di Maria VergineMassimiliano Rossi, organo di Cesare Romani (1613).
  • Sabato 21 settembre 2019, ore 18.00, Chiesa di San Domenico: Ricordiamo in musica l’organaro cortonese Luca di BernardinoArmando Carideo, organo di Luca (1547).
Alessandro Ferri

Quando non si deprime, dimostra doti da intrattenitore e intellettuale della Magna Grecia. Si consola delle abituali sconfitte ascoltando quintali di musica.

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Alessandro Ferri

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