La storia che vi voglio raccontare oggi parte da Gabriele, un bambino vispo che frequenta le elementari di Terontola. Gabriele fa la quarta e le sue grandi passioni sono la lettura e l’automobilismo. I motori così presto? È tutto merito dello zio Luca, uno zio speciale.
Luca Donateo festeggiava i suoi 26 anni, il 30 luglio 2004. Chimico di professione, si stava recando al lavoro in sella alla propria moto, quando il destino gli si presentò incontro con le sembianze di un’auto che gli tagliava la strada. Lo scontro avvenne a velocità moderata – 35 km orari – ma, come un colpo di fioretto ben assestato, lo danneggiò in uno dei punti più preziosi per la mobilità, procurandogli una lesione spinale. Da allora, Luca si muove su una sedia a rotelle.
All’uscita dall’Ospedale, il giovane si trovò di fronte a una montagna da scalare: le enormi difficoltà che pongono gli ambienti poco accessibili delle nostre città e abitazioni ad un cittadino disabile. La guida, poi… come avrebbe potuto continuare? Se… se…
Un attimo. Se invece di difficoltà si fosse trattato di opportunità? Aveva davanti un lungo percorso di riabilitazione, fisioterapia, allenamenti durissimi. Ci voleva un coraggio da leoni.
Due anni dopo quel giorno di luglio, Luca ottenne la licenza di pilota automobilistico sportivo. Con appositi accorgimenti tecnici, ha corso nel campionato di Formula (una Formula 1 con le automobili più piccole), ha fatto la 25 ore dell’Autodromo di Magione per Telethon e nel 2009 è diventato campione italiano di categoria “E1 Italia classe 1150”, con la sua Citroën C1 CUP. Prima ancora di Alex Zanardi, è stato il primo pilota sportivo ad aver preso parte ufficialmente a una competizione titolata con una vettura “formula a ruote scoperte”.
A Gabriele, lo zio Luca vuole bene un bene del mondo: quando è nato, ha fatto scrivere sull’alettone della sua monoposto un bel «Benvenuto». Qualche giorno fa, Luca è venuto a trovarlo a scuola, su invito dalle maestre che gli hanno chiesto di leggere un libro all’interno del progetto Libriamoci. Libriamoci è un’iniziativa nazionale che intende avvicinare i bambini alla lettura, facendoli incontrare con persone che, leggendo i propri libri preferiti, dimostrino che la lettura non ha confini di tempo né di spazio.
Ma il vero orgoglio per Luca non è la possibilità di guidare questo gioiello. La gioia vera, ha raccontato ai bambini e ragazzi di Terontola, sta nel non essersi fermato di fronte agli ostacoli della vita. Le cose cambiano, non finiscono, e l’unico modo per far vincere la vita è adattarsi alle curve del suo percorso. Le deviazioni danno colore all’esistenza.
Da chimico che era, Donateo è divenuto pilota: l’incidente gli ha aperto altre possibilità ed è così che bisogna vivere, pensando che la vita ci pone delle scelte e ci offre alternative che dobbiamo valutare e che ci costringono a cambiare.
Dentro la piccola gabbia dell’abitacolo, Luca si sente libero e la guida è piacere puro, ma anche brivido, perché il pericolo è sempre in agguato. La vita da pilota ha i suoi rischi, anche se ovviamente la guida in pista è diversa da quella sulla strada, in cui non sono ammesse le sciocchezze e la sicurezza è prioritaria.
Negli ultimi anni, Donateo si è ritirato dalle competizioni e fa spettacoli di drifting, cioè le manovre con cui si lascia un centimetro di battistrada sull’asfalto.
Grande lettore come suo nipote, Luca ha letto ai bambini e ragazzi la prima parte del suo libro preferito, Il Piccolo Principe di Antoine de Saint-Exupéry.
Luca è stato salutato dalla dirigente scolastica, Antonietta Damiano (nella foto sopra accanto al pilota), che gli ha fatto firmare l’Albo d’oro della scuola e ha fatto gli onori di casa. La chiacchierata è avvenuta nell’aula di tecnologia. Chiacchierata, sì, perché non si è trattato di un monologo: i bambini hanno fatto domande spontanee ed efficaci, mentre i ragazzi della redazione di Stampater (il giornalino della scuola) hanno potuto finalmente conoscere una persona di cui avevano tanto sentito parlare.
Alla fine dell’incontro, Luca ha fatto alcuni autografi ed è risalito in macchina senza dimenticare di fare una bella sgommata davanti ai ragazzi. Ha chiesto alla dottoressa Damiano di salire in macchina e rifare una prova di drifting… un bel brivido!
Nella testimonianza delle insegnanti, si è trattato di un’esperienza commovente ma fortemente motivante: una vera e propria scarica di adrenalina, ma soprattutto una grande occasione per imparare. Grazie, Luca.
«Devo pur sopportare qualche bruco se voglio conoscere le farfalle».
Il Piccolo Principe, cap. 9
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