Scartare di lato e cadere

Armando Carideo a San Domenico per un concerto in memoria di Micheline Iannuzzelli

Alle 18 di sabato 21 settembre, la Chiesa di San Domenico a Cortona accoglierà l’ultimo evento della XIX Rassegna Musicale e Organistica organizzata dall’Associazione per il Recupero e la Valorizzazione degli Organi Storici della Città di Cortona: un concerto dell’illustre musicologo e musicista Armando Carideo all’Organo di Luca di Bernardino. L’iniziativa sarà dedicata alla memoria di Micheline Iannuzzelli, socia dell’associazione e presenza fissa agli eventi musicali cortonesi, recentemente scomparsa.

Riassumere il curriculum di Armando Carideo in poche righe è operazione quanto mai ostica, vista l’ampiezza delle sue collaborazioni, sia come musicista, sia come organologo. L’Associazione ci ha informato che la sua presenza a Cortona sarà a titolo completamente gratuito.

Lo strumento su cui suonerà il Maestro Carideo è stato costruito dal cortonese Luca di Bernardino (?-1551), con la collaborazione del nipote Agostino di Baccio (?-1571), nel 1547. Restaurato nel 2007 da Marco Fratti con il contributo dell’Associazione Organi Storici, ha visto avvicendarsi sulla sua tastiera Francesco Tasini, Edoardo Bellotti, Gustav Leonhardt, Luca Scandali, José Gonzales Uriol, Francesco Cera e Luigi Ferdinando Tagliavini: ormai ha una grande fama negli ambienti organistici internazionali.

Al momento dell’inaugurazione dell’Organo restaurato, l’allora Vescovo di Arezzo-Cortona-Sansepolcro Gualtiero Bassetti (oggi Cardinale e Arcivescovo metropolita di Perugia e Città della Pieve, nonché Presidente della Conferenza Episcopale Italiana) scrisse una lettera di presentazione che riportiamo qui:

Oggi, all’unitaria purezza delle linee architettoniche della chiesa di S. Domenico, nelle quali si è soliti vedere l’aspirazione all’Eterno, si associa nuovamente l’armonia delle note del famoso Organo costruito da Luca da Cortona nel 1547.
L’organo di Luca di Bernardino non è certamente il più antico della città. Fu preceduto dalla costruzione di un organo in S. Francesco. Al 1517 risale la costruzione dell’organo della Cattedrale. Ma l’organo di S. Domenico, ultimato sicuramente nel 1547, è forse il primo strumento costruito per i Domenicani.
La bellezza della chiesa di S. Domenico e l’armonia della musica non si possono però comprendere se non in relazione alla celebrazione liturgica per cui sono state composte.
Sono perciò profondamente grato all’Ing. Gian Carlo Ristori e all’Associazione per il Recupero e la Valorizzazione degli Organi Storici della città di Cortona per aver preso la coraggiosa iniziativa del restauro dell’Organo della chiesa di S. Domenico.
Ringrazio tutti coloro che finanziariamente hanno contribuito alla realizzazione dell’opera che favorirà certamente l’elevazione del cuore degli uomini a Dio, soprattutto nell’incontro dialogico dell’azione liturgica.
L’Organo restaurato, fratello di quello della Cattedrale di Arezzo, costruito dallo stesso Luca di Bernardino da Cortona tra il 1534 e il 1536, contribuisca a rendere ancora più solidi i vincoli di unione e di comunione all’interno della Diocesi di Arezzo-Cortona-Sansepolcro.
Infatti la molteplicità dei suoni dell’Organo e la sua straordinaria capacità di fonderli in armonia ne dimostrano l’evidente carattere comunitario, simbolo dell’unità nella diversità del Popolo di Dio.
Mi piace concludere questa mia breve presentazione con una preghiera che la liturgia usa per la benedizione dei nuovi Organi.
«Come il suono delle diverse canne forma un’unica armonia, così concedi a noi, o Signore, di essere membra vive della tua Chiesa nell’amore vicendevole e nello spirito fraterno».

Arezzo, 5 maggio 2007

Gualtiero Bassetti
Vescovo di Arezzo-Cortona-Sansepolcro

Il concerto, organizzato con il contributo del Consiglio Regionale della Toscana e del Comune di Cortona, propone un programma con brani scritti da Girolamo Frescobaldi (1583-1643), Vincenzo Pellegrini (Ca. 1562-1630), Johann Jacob Froberger (1616-1667), Bernardo Pasquini (1637-1710), un autore anonimo della seconda metà del sec. XVII, Johann Pachelbel (1653-1706) e Johann Krieger (1651-1735).

La Chiesa di San Domenico in una vecchia cartolina tratta dal gruppo Facebook “Vecchie immagini di Cortona e Camucia” (https://www.facebook.com/groups/165407347423905/)

Alessandro Ferri

Quando non si deprime, dimostra doti da intrattenitore e intellettuale della Magna Grecia. Si consola delle abituali sconfitte ascoltando quintali di musica.

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Alessandro Ferri

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