E giostra é stata e come avevamo previsto la gara é stata solo tra porta Sant’Andrea e Porta Santo Spirito che alla fine ha visto la vittoria dei bianco verdi, con Enrico Vedovini e Stefano Cherici che hanno portato in via delle Gagliarde la lancia numero 34. Una giostra veloce, conclusasi con le 8 carriere canoniche senza spareggi, ma non per questo priva di emozioni e nervosismo.
Il clima rovente si é iniziato a percepire già dalle carriere di ingresso: molte le difficoltà dei cavalieri al pozzo, forse per il continuo sventolio delle bandiere ad opera dei quartieristi che si trovavano nei pressi della partenza. Ma la giostra é anche questo.
Ringraziando tutti coloro che mi hanno letto finora passiamo quindi alle pagelle:
Luca Veneri 4, ci aspettavamo molto da lui, soprattutto quel 5 che ancora manca nella sua carriera e che in prova aveva centrato molte volte. Non scende mai da cavallo per tutta la parte iniziale della manifestazione e appena tocca a lui deve sorbirsi una lunga attesa a causa di problemi con le fotocellule. Rimasto ancora in sella finalmente arriva al pozzo, dove però deve ancora attendere visto che il cavallo del vice maestro di campo ha qualche problema e non riesce a uscire dalla lizza. Finalmente Luca parte e marca un 3. Osservando bene la carriera si nota un cambio di ordine al cavallo, rimasto all’inizio all’esterno e poi spostatosi all’interno in prossimità dello scontro col Buratto. Purtroppo proprio all’ultimo il cavallo solleva la testa e quel movimento si rivela fatale. Deludente, ma anche sfortunato.
Elia Cicerchia 10. Nonostante il cambio di cavallo all’ultimo minuto per problemi di salute di Baby Doll e il pensiero fisso alle stalle (Elia considera la sua cavalla come una sorella), non sbaglia e marca un bel 5. C’è poc’altro da aggiungere. Un campione romantico
Enrico Vedovini, 10 e lode. Vista la perfetta prova di Cicerchia deve per forza centrare il 5 e non sbaglia. Carriera perfetta la sua, senza problemi e sbavature. Un vero Cecchino
Carlo Farsetti 4. Per lui doveva essere la Giostra del riscatto, ma purtroppo ha deluso le aspettative anche se per pochi millimetri. Una carriera buona, ma il risultato finale é stato un 2 vicinissimo al 5 e anche al 4. L’impronta della lancia tocca 3 punteggi, ma la giuria dopo la misurazione decreta il numero più basso. Anche lui deludente
Stefano Mammuccini: nullo. Il cavallo esordiente di 6 anni che porta in piazza dà segni di agitazione già nella carriera di entrata e dopo numerose bizze passa esterno rispetto al percorso individuato dal palafreniere. Le problematiche si ripetono anche per la chiamata al pozzo e per complicare le cose, oltre allo sventolio di bandiere, parte improvvisamente un allarme da uno dei negozi della piazza. Giunto al pozzo Stefano sembra recuperare il controllo del cavallo, lo porta fuori dal campo visivo della piazza per tranquilizzarlo, ma non appena Luca Veneri (che lo accompagna a piedi) si allontana accade il patatrac. Il cavallo si imbizzarrisce uscendo dalla lizza, scivola nella pavimentazione di Piazza Grande (le scintille degli zoccoli si sono visti anche dalla tribuna) rientra e corre verso il Buratto, ma a quel punto per Mammuccini tirare è impossibile. Negli annali rimane una manovra di recupero al limite del miracoloso, ma anche una clamorosa beffa. La carriera viene decretata nulla come da articolo 33 del Regolamento, anche se nel 1987 Montefiori, cavaliere di Sant’Andrea, uscì dalla lizza e l’allora maestro di campo ritenne di dover far ripetere la carriera per danneggiamento al cavaliere da parte dei supporter degli altri quartieri. Comunque inqualificabile
Gianmaria Scortecci 5. Forse l’attesa per la decisione della Magistratura sulla carriera precedente ha innervosito il secondo cavaliere di Porta Santo Spirito, il quale nonostante una carriera quasi perfetta ha piazzato un tiro molto simile a quello di Carlo Farsetti raccogliendo solo un 2. Era proprio necessario rischiare puntando al 5 o poteva bastare un meno difficile 4 per tenere in vita le speranze di vittoria? Il dilemma tattico resterà aperto almeno fino a Settembre. Coraggioso, forse troppo
Stefano Cherici 9 1/2. Il passo falso di Scortecci gli spiana la strada: basta un 4 per aggiudicarsi la Lancia d’oro e lo fa senza problemi. Ma a rivedere bene la sua azione sulla lizza sembrerebbe che anche lui abbia cercato il 5, con una prova di coraggio notevole. Comunque efficace
Alessandro Vannozzi 8 Nonostante una carriera velocissima corsa probabilmente con la speranza di spezzare la lancia marca uno splendido 5, purtroppo inutile per il quartiere rosso-verde, ma sicuramente importante per il suo orgoglio di giostratore e la sua già buona reputazione. Bravo, ma ininfluente
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