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Santa Margherita e le medagliette devozionali

Di Marco Scaramucci

Le medagliette Devozionali Religiose, questi piccoli oggetti di devozione popolare, hanno sempre fatto parte del quotidiano d tutti noi e dei nostri avi, probabilmente sarà capitato a molti di ritrovare in una scatolina una medaglietta con l’immagine del Santo a cui la Mamma o la Nonna erano particolarmente devote, oppure quella che portavamo al collo quando eravamo più piccoli.

A riguardo di questi manufatti si è creato oggi un certo interesse ed esiste una letteratura dedicata con libri, cataloghi, studi ed ancora siti specializzati e forum.

In fin dei conti se provassimo a dedicar un po’ di tempo a questi oggetti , a guardar bene scopriremmo un mondo davvero affascinante, veri capolavori in miniatura per disegno e dettagli, preziose nella loro semplicità, le medagliette, raccontano non solo la storia di chi c’è raffigurato sopra, ma anche di chi le ha portate con sé nei momenti di vita quotidiana.

Raccontano di tempi , neanche poi tanto lontani, in cui l’uomo aveva una Fede viva e si sentiva protetto e Benedetto da un’immagine Sacra, un intercessore, a cui affidare le proprie preghiere, infatti le devozionali caratterizzavano tutti gli aspetti della vita di una persona ed erano usati o donati/acquistati per ogni occasione importante.

Alla nascita si usava donare una medaglietta devozionale spesso raffigurante i Re magi in visita alla grotta della Natività in un lato e una Preghiera nell’altro,

o una micro medaglietta da cucire nelle vesti del neonato, con l’effige di uno dei tanti Santi.

Altre medaglie si potevano ricevere come ricordo del giorno del Battesimo, in quello della 1° Comunione

o della Cresima, ma anche come premio al Catechismo Parrocchiale.

La medaglietta stava con la persona in ogni situazione, nella vita di casa, al lavoro e anche nei momenti più difficili, si sa anche che i nostri soldati le portavano devotamente al fronte e spesso erano l’unica speranza a cui si affidavano, infine anche nell’ultimo viaggio terreno, poteva accompagnare un Cristiano.

Le Devozionali si usavano per propiziare i raccolti e le colture, infatti, erano spesso appese ad un bastone o ad una pianta o sotterrate all’inizio di un campo dove si faceva il raccolto, per allontanare le calamità come la siccità, un nubifragio, una grandinata, o qualcosa di peggiore ancora.

Ed anche le bestie avevano le loro medaglie, ed erano appese al giogo, assieme al campanaccio, sulla fronte o posizionate nella stalla dove passavano la notte, le medaglie del bestiame erano di dimensioni maggiori, in genere con sopra raffigurato S. Antonio Abate, il protettore degli animali.

Le devozionali o votive erano di varie forme e modelli, rotonde, ovali, romboidali, a cuore, a croce con cuore sotto, ottagonali , quadrate e moltissime altre forme ancora,

ed erano fatte anche per vari usi ad esempio: da Rosario, da appendere al collo, o da cucire nelle vesti:

Erano con o senza l’appiccagnolo (occhiello dove si fa passare la catenina o la cordicella), lungo o corto, complanare o trasversale, singolo o doppio.

A volte quando l’appiccagnolo si rompeva ci si adattava a fare un forellino nella parte superiore della medaglietta per poterla indossare ancora.

Erano coniate per battuta, proprio come le monete, o per fusione su stampo , i materiali usati erano i più svariati dal Bronzo al rame, ma anche piombo, ferro e alluminio, oppure realizzate in ceramica dipinta.

Ed ancora si potevano trovare medagline realizzate in vetro, e pesino in stoffa,

per arrivare alle medaglie più preziose come quelle in Argento o e oro.

Questi manufatti erano venduti nelle Chiese o nei Santuari, ma, visto che non tutti potevano permettersi di viaggiare per acquistare una devozionale che ritraesse il proprio Santo Protettore, ecco allora che c’era chi per mestiere le vendeva passando di paese in paese, casa per casa, con una specie di cassettone, a volte perfino portato a mò di zaino sulla schiena, dentro al quale erano riposte in appositi scomparti tutte le medagliette desiderate.

Ce n’erano per tutti i gusti, perchè naturalmente c’era chi ricercava quella del Santo a cui era più affezionato o di cui portava il nome o ancora a cui aveva fatto un voto o una promessa o da cui avevano ricevuto una grazia.

Le medaglie ”Erratiche” ovvero quelle provenienti o raffiguranti Santi o Santuari lontani erano così a portata di tutti.

Continuando a raccontare la storia che ruota attorno alle votive possiamo dire che venivano tenute al collo, potevano fare parte di un Rosario, o ad esso aggiunte,

oppure appese con una spilla o un nastrino,

ma anche cucite nel vestito, più spesso all’interno e possibilmente dalla parte sinistra, per rimanere più vicino al cuore.

Spesso, molto spesso, questi cari e preziosi oggetti venivano perduti semplicemente per il consumarsi della cordicella o lavorando duramente nei campi e boschi, e si può immaginare il dispiacere provato da coloro che nello spogliarsi o nel baciarle a fine giornata non se le ritrovavano più addosso.

A qualcuno può esser capitato di ritrovare una vecchia medaglietta di un avo magari un pò “lanata” ovvero quella che, indossata, ha subito il consumo dal contatto e strofinio con i vestiti o la pelle, oppure quelle “patinate” come accade alle medagliette in rame e bronzo riposte in un cassetto o in qualche posto e dimenticate, che il trascorrere del tempo ha ricoperte di una leggera pellicola marrone o verdastra.

Le medagliette hanno attraversato i secoli fino ad arrivare a noi, la loro origine è nota sin dall’antichità, hanno vari stili e raffigurano vari soggetti, tra i molti ci sono quelle celebrative che riproducevano i Pontefici e l’apertura della Porta Santa per l’inaugurazione di un Giubileo,

le Basiliche Giubilari, o ancora erano coniate per ricordare la cerimonia di Canonizzazione di uno o più Santi, o qualche importante centenario, e più comunemente vi erano impresse le effigi dei vari Santi, Beati, Papi, Angeli e Arcangeli, e infine Gesù e Maria.

Tra le devozionali raffiguranti i molti Santi, ci sono naturalmente anche quelle della nostra Patrona S. Margherita da Cortona, anche Lei è apparsa spesso coniata in Devozionali di varie forme e modelli, a volte accompagnata nell’altra faccia della medaglia da un altro Santo spesso Francescano o anche Gesù e Dio.

S. Margherita è raffigurata con i suoi Attributi: il Cagnolino, il Crocefisso, l’Abito da Terziaria Francescana, inginocchiata in Preghiera, a volte con in mano il Rosario o la disciplina.

Ci sono medaglie di S Margherita che arrivano a noi dal 1600-1700, in bronzo e rame, in alcune di esse la legenda attorno alla figura la chiama ancora Beata Margherita, perchè non ancora Canonizzata.

Queste del XVIII Secolo sono tratte dal sito web Spagnolo: https://www.cruces-medallas.com/

Con S. Margherita accompagnata da S. Juan de Prado , S. Giacomo della Marca e S. Pietro Regalado .

Ma venendo a tempi più vicini a noi ecco alcune medaglie Religiose di alcune collezioni private gentilmente concesse:

Come quelle della Commemorazione del VI° Centenario dalla sua Morte del 1897:

O quella incisa per il VII° Centenario della morte del 1997:

La medaglia a forma di Croce in alluminio del II° Centenario della Canonizzazione del 1928 con Margherita e il Crocefisso che le parlò:

La medaglia bronzo, argento ed oro con la vera effigie della Santa, coniata nel 1947 dal Dottor Placido Meucci , con il Volto ripreso dalla statua che si trova nella Basilica sul sarcofago di marmo del 1300 (e quindi più simile alla realtà perchè realizzata in un periodo più vicino alla morte della Santa), e sul’altra faccia l’antico sigillo del Comune che raffigura la Madonna con Gesù seduta su trono. Le copie di questa medaglia venivano anche allegate ai diplomi degli Araldi di S. Margherita:

Poi ci sono quelle abbastanza comuni del XX° Secolo tra le quali quelle in alluminio con l’immagine della Santa e la Basilica a lei dedicata:

La micro devozionale in metallo da cucire negli abiti dei neonati con S. Francesco:

S. Margherita e Dio raffigurati in una devozionale senza appiccagnolo:

Una piccola rotonda in alluminio con S. Margherita e il S. Cuore di Gesù:

Queste tre medaglie sono state fatte coniare in oro e argento con esclusiva dal Sig. Carlo Brunori di Cortona negli anni cinquanta circa, e sono ancora disponibili presso il negozio della nostra Città:

Su questa metallica era possibile far incidere nel retro il nome o la ricorrenza desiderata:

Per passare a quelle moderne un pò meno artistiche ma sempre interessanti:

Ancora una medaglietta, stavolta però inserita all’interno di un quadretto:

e per ultima benché non sia una vera e propria medaglia, ma sempre arte devozionale, ecco un curioso oggetto dedicato a Margherita : la placca applicabile al manubrio della bicicletta o della moto per esser protetti dalla nostra Santa anche durante i viaggi:

Di Medagliette devozionali di S. Margherita, così come degli altri innumerevoli Santi, ne esistono davvero molte varianti, molte sono disperse in Città e Paesi lontani come ad attestarne la fama, non solo a Cortona ma in Italia e nel Mondo. Altre sono di sicuro nascoste in qualche scatola o baule ad aspettare, magari proprio il momento in cui la gente ritrovata la spinta ad affidarsi con fede e fiducia alla Figura in esse impressa, se le legherà di nuovo al collo per tenerle vicine al cuore.

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