Chi decide di fare politica può scegliere di modellare la propria azione ispirandosi a due personaggi antagonisti.Il Cardinale Richelieu,se preferisce un approccio disincantato e realista alle cose di questo mondo.Il Presidente americano Woodrow Wilson (un secolo fa scoppiò la Grande Guerra),se coltiva fantasie universaliste per raddrizzare le gambe ai cani.Come,amaramente, diceva Manzoni:rappresentando, da una prospettiva “italiana”,gli orrori dell’epoca sovrastata dalla personalità del Cardinale.
A.Dumas ha accreditato un’immagine di Richelieu che ci fa schierare immediatamente dalla parte di D’Artagnan.Tuttavia,mai come nel caso del Cardinale,letteratura e storia vanno tenute ben distinte.Identifichiamoci pure con D’Artagnan:ma rispettiamo ed approfondiamo la conoscenza di un gigante della politica come Richelieu.Al quale va riconosciuta la paternità dell’Europa moderna.Con tutte le grandezze e le miserie che fino ai giorni nostri ne hanno contrassegnato la storia.Richelieu capisce due cose complementari:a.il pericolo per la Francia di essere soverchiata dalla iniziativa imperiale absburgica ;b.la necessità della Francia di mobilitare e centralizzare le sue forze per opporsi validamente a quel pericolo.L’idea di “ragion di stato” è la sintesi concettuale edoperativa di tale lungimiranza.E’ così che nasce lo Stato moderno:dalla individuazione disincantata di interessi che vanno salvaguardati –con ogni mezzo- dagli interessi avversi di altri soggetti.La lezione di Richelieu trovò qualche secolo dopo il più convinto estimatore nella figura del Cancelliere Bismarck. Fu lui che riuscì nell’impresa di rovesciare il maggior successo della politica cardinalizia.La sconfitta dell’imperialismo absburgico al costo della distruzione della Germania nella guerra dei trent’anni.Nel corso della quale,come si è accennato,le operazioni militari coinvolsero perfino le vicende private di Lorenzo Tramaglino e Lucia Mondella.La partita continuò con alterne vicende.Unificata la Germania,il Cancelliere sconfisse la Francia aprendo la strada ad una egemonia continentale tedesca.Per contrastare la quale i francesi strinsero alleanze con i russi e gli inglesi fino allo sbocco fatale della Grande Guerra.Il cui esito aggiunse nuove complicazioni agli assetti politici europei senza risolvere nessuna delle vecchie pendenze.La vera ed unica novità fu quella del rilancio dell’approccio universalistico alla politica internazionale dovuto al Presidente Wilson. A suo avviso le relazioni tra gli stati avrebbero dovuto rispettare alcune condizioni irrinunciabili per scongiurare future guerre.Le dure repliche della storia sembrerebbero dar ragione al Cardinale piuttosto che al Presidente.Riusciremo noi italiani,nelle prossime elezioni europee ed amministrative,a dar prova di aver capito la lezione?Propongo un gioco.Invitare candidati e candidate alle prossime elezioni a sottoporsiad un rigoroso esame di scienza della politica.Appartenete voi al partito del Cardinale o a quello del Presidente?La Commissione d’esame,le prove ed ogni altra risorsa utile all’accertamento delle rispettive identità verranno successivamente rese note.Con la gradualità e la discrezione curiale che una cosa così delicata richiede.La signora Basanieri somiglia a Milady , a Costanza Bonacieux oppure a Lucia Mondella o,addirittura,alla Monaca di Monza? Si gradiscono repliche
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