Ricominciamo da Cortona!

I partiti sono piante che se non hanno radici solide crollano al primo colpo di vento, e le radici per essere solide devono affondare profondamente nel pensiero e nell’azione dei cittadini, casa per casa, comunità per comunità, e allora ricominciamo noi cittadini di Cortona, come in ogni Comune sarebbe giusto fare: solo così possiamo sperare in un paese solido fondato su politiche serie e costanti.

Ricominciamo dal PD cortonese e rendiamolo una pianta alta robusta frondosa e ben radicata, con una struttura che esprima la volontà dei cittadini; proviamo a dare sostanza alla Democrazia,che potrebbe poi estendersi alla Provincia, alla Regione ed infine allo Stato.

Mobilitiamoci, altrimenti è inutile parlare di politica.

Venticinque anni fa si sciolsero come neve al sole DC e PSI perché si erano seccate le loro radici; poi provò Berlusconi con un partito che radici aveva solo in lui e qualche amico affarista ed anche esso crollò rapidamente; poi i vertici della sinistra diedero una potatina al PCI, ma si preoccuparono di cambiare solo il nome senza occuparsi delle sue radici ormai molto deboli, finché l’uomo solo al comando ancorò il PD alla sua arroganza e alla sua presunzione ed ora anch’esso è quasi morto; sicché siamo rimasti senza quei Partiti che l’art. 49 della Costituzione indica come base della Democrazia.

Non abbiamo alternativa se non cercare di ricostituirli Comune per Comune, e allora proviamoci, RICOMINCIAMO DA CORTONA: autoconvochiamoci e ridiamo vita al PD; non vedo alternative che iniettare qui un piccolo virus, nella speranza che contagi altre comunità.

Il mio appello è naturalmente rivolto anche ai vertici del PD cortonese che non accuso di niente, se non di aver seguito troppo fedelmente gli insegnamenti del “capo”.