Alcuni cittadini ed anche mia figlia Giulia, mi domandano: ” Ma quando comincia la campagna elettorale per le elezioni regionali in Toscana ? Ancora non sappiamo nulla … ma proprio nulla e vorremmo saperne di più perché Enrico Rossi ci piace sempre di meno !” Partiamo allora dalla data prevista che sembra quasi certa quella del 31 maggio prossimo e le cose minime da sapere sono, che si voterà con la nuova legge che è stata soprannominata ” Toscanellum”, in quanto variante del più famoso ” Porcellum” .
Tale legge prevede il ballottaggio qualora nessun partito o coalizione raggiunga il 40% dei voti e il ripristino delle preferenze, anzi la doppia preferenza di genere e un minilistino facoltativo di 3 candidati.
La legge con la quale andremo a votare è il frutto di un accordo fra PD, Forza Italia ed una parte della maggioranza, ma che nel voto finale ha fatto registrare una spaccatura all’interno della maggioranza con 7 consiglieri del PD che per protesta non hanno partecipato al voto e Romanelli di SEL che ha votato contro. I consiglieri regionali saranno 40 rispetto ai 55 della legislatura che sta per terminare e quindi anche gli spazi per le rappresentanze territoriali, si ridurranno e per i piccoli partiti andrà ancora peggio perché è previsto un quorum del 10% per le coalizioni per l’ingresso in consiglio regionale, del 5% per le singole liste e del 3% per le liste dentro le coalizioni.
Con il PD l’unica lista coalizzata sarà quella di “PopoloToscano” che mette assieme ex UDC di Carraresi, ex IDV di Manneschi , ex leghisti di Lazzeri ed alcuni esponenti Socialisti, mentre a sinistra ancora il cantiere ( SEL, Altra Toscana e Verdi ) è aperto per una sinistra unitaria, il M5S ha già fatto le primarie per le candidature e Forza Italia e Lega Nord che stanno preparando le proprie liste.
Il fatto rilevante di queste elezioni, è che il PD con i dati attualmente a disposizione punta a prendere la maggioranza assoluta dei seggi da solo, con il premio di maggioranza, anche perché ad oggi non può essere misurata la percentuale che prenderebbe la lista ” Popolo Toscano”, ma sapendo di rischiare se le cose non dovessero andare in quel senso, perché, se si andasse al ballottaggio, l’esperienza di Parma, Livorno e Perugia insegnano che il PD primo partito al ballottaggio ha perso le elezioni perché gli avversari politici si sono coalizzati tutti contro, da destra a sinistra. Le quotazioni di Enrico Rossi sono in calo a causa della riforma sanitaria, molto contestata e della legge sul Piano Paesaggistico che sanerà abusi e situazioni di deturpazione paesaggistica ad oggi insanabili.
Resta da vedere però cosa saranno capaci di mettere in campo gli altri, sia in termini di programma che di candidature, ma soprattutto su quanti elettori andranno a votare e chi dall’astensionismo sarà maggiormente penalizzato. E’ difficile fare una previsione sull’esito del voto ma tutto ruoterà attorno a … ci sarà o non ci sarà il ballottaggio? Ad Arezzo sembra sicuro, in Regione un po’ meno, una cosa è però sicura, che i cocci da raccogliere soprattutto a sinistra saranno molti dopo il voto e nel futuro a venire, grande errore … grande errore, a meno che l’elettorato di sinistra non voglia tornare a votare ed allora la situazione potrebbe cambiare verso !
Doriano Simeoni
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