Avreste mai pensato ad un Enrico Maria Salerno feroce e spietato assassino in una delle sue innumerevoli pellicole? Beh, quando si perde il lume della ragione perché ti hanno toccato negli affetti più cari, può succedere anche questo. Benvenuti, gentili lettrici e gentili lettori, alla seconda puntata di “ Rape and revenge “, letteralmente stupro e vendetta, un filone cinematografico che, brevemente, vi rispiego: una o più ragazze vengono brutalmente violentate e, se sopravvivono, compiranno la loro atroce vendetta, tipo “ occhio per occhio dente per dente “ mentre se muoiono, ci penseranno i loro cari a spargere sangue.
“ L’ ultimo treno della notte “ è una pellicola del 1975 di Aldo Lado che vede protagonisti Enrico Maria Salerno, il da poco scomparso Flavio Bucci, Macha Meril, Marina Berti e Franco Fabrizi.
Blackie e Curly, Flavio Bucci e Gianfranco De Grassi gli attori, sono due balordi che si aggirano per la stazione di Monaco nel periodo natalizio compiendo scorribande, Margareth e la cugina Lisa, Irene Miracle e Laura D’ Angelo, sono due ragazze che stanno per prendere il treno che le riporterà a casa per le vacanze di Natale. A bordo dello stesso treno viaggia una misteriosa signora col velo nero. Durante il viaggio, la misteriosa signora ha un rapporto sessuale con Blackie in uno dei bagni del treno, mostrando da qui in poi tutto il suo sadismo e tutta la sua perversione. Intanto, Curly suona l’ armonica … cambio del treno in quanto a bordo di quello precedente si ha un allarme bomba; le due ragazze telefonano all’ amica Marzia dicendo di avvisare il padre di Lisa,il Dottor Giulio Stradi, del ritardo salendo poi sul treno Innsbruck – Verona; da qui, però, inizierà la loro fine in quanto nello stesso scompartimento saliranno anche i tre, divenuti, nel frattempo, complici. Le ragazze subiscono umiliazioni e vessazioni subendo ripetute violenze sessuali e durante una di queste viene coinvolto anche un guardone, interpretato da un Franco Fabrizi ormai giunto ad una fine carriera abbastanza anonima. Lisa muore in modo orribile durante uno di questi rapporti sessuali, la cugina Margareth muore anch’ essa buttandosi dal treno in velocità. Giulio Stradi e la moglie, interpretata da Marina Berti, arrivano in stazione, ma non vedono scendere le ragazze, non preoccupandosene più di tanto pensando ad un ritardo. Il destino fa sì, però, che i due coniugi incrocino sulla loro strada i due spietati assassini più la sadica signora in quanto ferita ad una gamba e bisognosa di cure. I tre saranno così ospitati da Giulio e signora ma quando, per caso, ascoltando la radio Giulio scoprirà che la figlia e la nipote sono state ritrovate uccise, nella sua testa scatterà il desiderio di vendetta, prima tentando di uccidere la misteriosa signora che se la caverà adducendo come scusa di essere stata anche lei vittima dei due, poi massacrando con i ferri del mestiere ed a fucilate Blackye e Curly, pur tentando la moglie di dissuaderlo, con la misteriosa signora che si sistema il velo come se nulla fosse successo e se ne va.
Film forte, violento, pieno di suspense, sadismo e crudeltà in abbondanza con un Enrico Maria Salerno che leva i panni del commissario riflessivo ed indossa quelli del padre assetato di odio e vendetta. Film per alcuni, non per tutti.
Stefano Steve Bertini
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