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Questo weekend al Cinema…

Le nuove uscite della settimana

Black Sea

Un perfetto film di sottomarini che svela un cuore da grande cinema d’avventura.

Regia di Kevin Macdonald.

Vessato e fiaccato dalla vita, da un matrimonio fallito per questioni economiche, dalla frustrazione di una figlia che non vede mai e da un lavoro che l’ha mollato, il capitano Robinson accetta di giocarsi tutto in una missione clandestina ma potenzialmente miliardaria. Sul fondale del Mar Nero giace il relitto di un sottomarino russo che trasportava un carico d’oro dalla Russia di Stalin alla Germania di Hitler, qualcuno ha il punto esatto, occorre solo un equipaggio così disperato da essere disposto a rischiare la vita in una missione di recupero.

Con un manipolo di uomini selezionati tra il peggio (che paradossalmente è il meglio) disponibile sul mercato inglese e russo (il sottomarino che useranno viene da lì e occorre qualcuno che parli la lingua), Robinson deve navigare di nascosto al di sotto della flotta russa stanziata sul Mar Nero e contemporaneamente tenere a bada la follia avida che prende piede tra i suoi uomini.

 

Janara

Il film sulla strega della tradizione beneventana.

Regia di Roberto Bontà Polito.

A San Lupo, un paesino della provincia di Benevento, da qualche tempo spariscono i bambini. La polizia crede si tratti di un pedofilo ma la gente del paese ha paura che a portare via i loro figli sia la Janara, una strega. Esiste infatti un’ antica leggenda su una Janara messa al rogo mentre era incinta, la quale avrebbe maledetto gli abitanti del paese e i loro figli. Marta e Alessandro sono una giovane coppia che aspetta un figlio da poche settimane. Di passaggio a San Lupo per delle questioni testamentarie legate alla morte del nonno di lei, si trovano invischiati in una faccenda dai contorni sempre piu’ macabri.

 

Figlio di nessuno

Un debutto cinematografico di grande maturità e purezza etica ed estetica.

Regia di Vuk Ršumovic.

Bosnia, 1988. Un gruppo di cacciatori trova nel bosco un bambino cresciuto in mezzo ai lupi, dei quali ha adottato le sembianze e lo stile di vita: non parla, non cammina, ringhia e morde chiunque lo avvicini. Il bambino, chiamato Haris, viene spedito in un orfanotrofio di Belgrado, dove inizialmente rifiuta ogni contatto e ogni forma di educazione, poi, grazie alla presenza di un assistente sociale e all’amicizia con Zika, un ragazzo più grande, esce gradualmente dallo stato animale per ricongiungersi con la propria natura umana. Ma il percorso di umanizzazione del bambino non è necessariamente evolutivo, né garantisce ad Haris una vita migliore di quella vissuta in mezzo ai lupi.

 

Citizenfour

L’incontro straordinario con l’informatico Edward Snowden.

Regia di Laura Poitras.

Un documentario sul primo incontro tra la regista Laura Poitras e il giornalista Glenn Greenwald con l’informatore Edward Snowden a Hong Kong. Un resoconto senza precedenti di uno dei momenti più rivoluzionari nella storia recente.

 

Mia madre

Un film profondo e sincero, un film sul cinema e sul rapporto tra realtà e finzione, un film che s’appresta ad essere un manifesto del nostro tempo complesso e problematico.

Regia di Nanni Moretti.

Margherita sta girando un film impegnato sulla crisi economica italiana dove si racconta lo scontro tra gli operai di una fabbrica e la nuova proprietà americana che promette tagli e licenziamenti. Oltre a dover gestire la complessità del set corale di un film politico, deve fare i conti con le bizze della star italo-americana che ha scelto per interpretare il ruolo del nuovo proprietario; un attore in crisi, ostaggio della sua maschera di divo, qui esasperata dal provincialismo del cinema italiano.

 

Wenn Aus Dem Himmel… (Quando dal cielo…)

Alla ricerca del mistero della creazione artistica lungo il percorso meno semplice e più audace.

Regia di Fabrizio Ferraro.

Il trombettista Paolo Fresu e il bandoneonista Daniele Di Bonaventura registrano insieme un disco (“In Maggiore”) in un grande auditorium senza pubblico ma attrezzato di microfoni e alla sola presenza di un fonico e del produttore Manfred Eicher. I due musicisti provano, riascoltano, sperimentano, discutono, immaginano e insieme cercano di dare forma ad una musica sperimentale, diversa anche dal jazz per il quale sono noti.

 

The Fighters – Addestramento di vita

Folgorante opera prima che mescola i generi e si caratterizza per un’ironia morbida e i dialoghi pieni di un umorismo acido.

Regia di Thomas Cailley.

Arnaud Labrède ha vent’anni e idee confuse sul futuro, che come il presente lascia che accada. Alla morte del padre, decide di aiutare il fratello con la piccola impresa di famiglia. Madeleine Beaulieu ha vent’anni e idee chiare sul futuro, che è certa non accadrà. Figlia paranoica di una famiglia benestante, Madeleine è ossessionata dalla fine del mondo e dalle tecniche di sopravvivenza. Arnaud e Madeleine non hanno niente in comune ma secondo il vecchio principio degli opposti i due finiscono per attrarsi. Sulla spiaggia e davanti a uno stand dell’esercito, in cerca di matricole, Arnaud e Madeline si incontrano e si battono. Madeleine atterra Arnaud, Arnaud morde Madeleine. È l’inizio di una relazione e di un percorso sentimentale a ostacoli.

 

Il nemico – Un breviario partigiano

Biografia, Storia e vita di una comunità musicale strettamente legata ai cambiamenti politici degli ultimi 30 anni.

Regia di Federico Spinetti.

Quanto è stereotipata, quanto è viva la parola “partigiano”? Massimo Zamboni, chitarrista e co-fondatore dei CSI, a quindici anni dallo scioglimento della storica band post-punk italiana vorrebbe riunire i membri attorno a un nuovo progetto sul tema partigiano, condividendo pensieri e canzoni. Non una “reunion”, forse un nuovo inizio. Su proposta del regista Federico Spinetti (Zurkhaneh – La casa della forza, 2011) i componenti del gruppo, Massimo Zamboni, Giorgio Canali, Gianni Maroccolo, Francesco Magnelli con la cantante Angela Baraldi, si incontrano nella splendida cornice del teatro di Gualtieri. Massimo propone un testo da mettere in musica: “Il nemico”. Il film intreccia l’elaborazione musicale con la storia personale di Massimo Zamboni, tragicamente segnata da uno sparo. Un film musicale sulla Resistenza e le sue rappresentazioni.

 

 

FILM CONSIGLIATO:

Le vacanze del piccolo Nicolas

•        Regia di Laurent Tirard.

Le vacanze del piccolo Nicolas è un film del 2014, appartenente al genere dellacommedia, la cui uscita in Italia è prevista per il 16 Aprile 2015. La narrazione è fortemente ispirata a Le petit Nicolas, un personaggio della letteratura per ragazzi creato dalla fantasia dell’autore franceseRené Goscinny. Ci troviamo nella Franciadegli anni 70 e l’anno scolastico è finalmente terminato. Il piccolo Nicolasparte con la macchina insieme ai genitori e alla nonna per andare all’Hotel Beau Rivage, un albergo che affaccia direttamente sul mare. Durante il soggiorno, il giovane protagonista stringerà diverse amicizie: conoscerà Blaise, che non è in vacanza perchè vive proprio là,Fructueux, un ragazzo talmente goloso da mangiare qualsiasi cosa gli capiti a tiro, anche se è stata buttata per terra, Djodjo, che non parla come gli altri bambini perché è inglese, Crepìn, che scoppia a piangere di continuo anche senza motivo, e Còme che vuole avere ragione su qualsiasi cosa venga detta ed è molto indisponente.

Durante le vacanze Nicolas incontrerà anche Isabelle, una ragazzina taciturna che, in un primo momento, non fa altro che fissarlo con i suoi grandi occhioni rotondi ed inquietanti. Il nostro piccolo protagonista teme che i suoi genitori vogliano costringerlo a sposarsi proprio con Isabelle e, da questo momento in poi, si susseguiranno una lunga serie di malintesi e di scherzi. La pellicola, parallelamente con il libro, presenta un particolare umorismo di fondo che si sviluppa mediante uno stile narrativo unico: le avventure sono raccontate in prima persona dal piccolo Nicolas, secondo il punto di vista e l’espressione stilistica tipica di un bambino della scuola elementare. Le Petit Nicolas è stato uno dei primi esempi nella letteratura moderna per l’infanzia in cui l’esperienza e l’interpretazione del mondosono viste con gli occhi dei più piccoli invece che con quelli degli adulti e il film riesce a rendere perfettamente, anche con spunti divertenti, questa prospettiva che possiamo definire “infantile”.

Lucia Pareti

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Lucia Pareti

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