Categories Blogs

Quando muore un artista siamo tutti più poveri

E’ un periodo strano. Strano è il tempo che stiamo vivendo e per una volta non mi riferisco ai disastri politici ed economici in cui ci stiamo dibattendo, un po’ sarà colpa di questo inverno che sembra non finire, ma ancora di più ci lascia attoniti la morte ravvicinata di tanti artisti che hanno segnato una lunga stagione musicale in tanti generi e paesi diversi.

Prima i nostri Enzo Jannacci e Franco Califano, più recentemente Ray Manzarek co- fondatore, bassista, tastierista, voce dei Doors, subito dopo è stata la volta di Trevor Bolder bassista prima di David Bowie poi degli Uriah Heep. Infine, ed è cronaca delle ultime ore, la scomparsa di Little Tony primo interprete italiano, fin dai lontani anni ’60, del rockabilly di Elvis Presley e di Jerry Lee Lewis . E’ vero che in passato altri artisti e altri generi sono iniziati e poi, naturalmente, finiti, ma il fatto che, ai nostri giorni, non ci sia più, musicalmente parlando, un distacco generazionale (generation gap) per cui la musica che ascoltavo io (ultracinquantenne) la ascolta ancora oggi mio figlio che ha vent’anni, determina che a piangere questi artisti sia una fascia di popolazione che va dai 15 ai 70 anni. Per cui la morte di un cantante o di un musicista risulta essere oggi un lutto collettivo che coinvolge complessivamente tutte le generazioni. Ciò rende queste dipartite un evento molto sentito in quanto, non essendoci ricambio, ci rende consapevoli che difficilmente il posto lasciato sarà riempito da un altro artista. E, come è stato detto, quando muore un artista siamo tutti più poveri.

Michele Lupetti

Colui che nel lontano 2006 ideò tutto questo. Fondatore e proprietario di ValdichianaOggi, dopo gli inizi col blog "Il Pollo della Valdichiana". Oltre a dispensare opinioni sulle cose locali è Beatlesiano da sempre (corrente-Paul Mc Cartney), coltiva strane passioni cinematografiche e musicali mescolando Hitchcock con La Corazzata Potemkin, Nadav Guedj con i Kraftwerk. I suoi veri eroi, però, sono Franco Gasparri, Tomas Milian, Maurizio Merli, Umberto Lenzi... volti di un'epoca in cui sarebbe stato decisamente più di moda: gli anni '70

Share
Published by
Michele Lupetti

Recent Posts

Omaggio a Benny Goodman ed Artie Shaw

Si sa come Umbria Jazz, in ormai dieci lustri, abbia portato a Perugia e dintorni,…

2 anni ago

La Valle del Gigante Bianco 2023

Convegni, tavole rotonde, degustazioni enogastronomiche, mostre fotografiche e documentali tutto dedicato all'animale simbolo della Valdichiana:…

2 anni ago

Cortona e l’inflazione… qualche decennio fa (“Anche oggi broccoletti e patate”)

“E io vado a mangiare dallo zio Ernesto!!” Scommetto che se solo avesse un ospitale…

2 anni ago

LUXURY SPAS 2023 VIAGGIO TRA BENESSERE E LUSSO

È uscita la nuova guida di Condé Nast Johansens per una vacanza in una delle…

2 anni ago

I Cattivi del Poliziottesco

Nel genere da me e da tanti altri amato c’ è sempre stata la contrapposizione…

2 anni ago

<strong>Libri Top Ten e Lo Scaffale</strong>

TOP TEN   Mussolini il capobanda. Perchè dovremmo vergognarci del fascismo         di Aldo Cazzullo,…

2 anni ago