“L’apoliticità non esiste. Tutto è politica”
Thomas Mann, La montagna incantata, 1924
Il linguaggio politico è caratterizzato da tre potenti componenti che sono la RETORICA, i SIMBOLI e i RITUALI POLITICI. Essi sono strumenti indispensabili della comunicazione politica in quanto i soggetti politici sono immersi nel simbolismo, celebrano i rituali per legittimare se stessi e per confermare il proprio ruolo nella società, e il cittadino è sensibile a questo tipo di comunicazione partecipando ai grandi e piccoli rituali che rassicurano (o sfidano) l’ordine politico.
L’elezione è un momento simbolico forte, tanto che il fenomeno della comunicazione elettorale somma in sé quasi tutto il campo della comunicazione politica.
Sono tre i caratteri delle campagne elettorali che hanno determinato la loro popolarità:
1) agonismo e natura drammatica – si utilizzano termini di origine sportiva (gara, match, partita) in un clima teatrale in cui si organizzano eventi spettacolari, attori di richiamo, trucchi, colpi di scena, polemiche e insulti;
2) analogia della competizione tra partiti con quella di mercato – le elezioni sono assimilate a un enorme mercato in cui la domanda dei cittadini-consumatori si incontra con l’offerta dei partiti-imprenditori. Anche nel contesto politico si hanno tattiche di persuasione e vendita, negoziazione, guerra tra le parti, rifiuto o conclusione dell’affare;
3) capacità dei media di incidere sulla politica – impatto diretto e indiretto nelle dinamiche concorrenziali del mercato elettorale. Le campagne elettorali sono innanzitutto campagne di comunicazione.
Esistono due principali modelli teorici di campagna elettorale:
campagna di posizione: schema “noi contro loro”, il partito/candidato fa leva su un elettorato che sa essere già suo e utilizza i media in funzione simbolica, per affermare e difendere il proprio territorio piuttosto che per ampliarlo;
campagna di conquista: schema “la conquista di tutti”, nei sistemi con deboli o nuove identità, dove l’elettorato è una massa indifferenziata politicamente, con i media si cerca di imporre la propria esistenza e le proprie posizioni.
La televisione e i new media hanno moltiplicato le capacità di comunicazione di partiti e candidati, le dimensioni del loro uditorio, la possibilità di far giungere, amplificato, il proprio appello a segmenti dell’elettorato mai raggiunti in precedenza.
Ma quali sono i fattori che influenzano le scelte elettorali?
– identificazione partitica cioè vicinanza psicologica e affettiva dell’elettore con il partito che rappresenta le proprie visioni e convinzioni
– posizioni dei partiti e dei candidati sulle proposte concrete: è fattore di tipo cognitivo, la cui forza è direttamente proporzionale al livello di conoscenza da parte degli elettori dei programmi
– preferenza politica negativa cioè l’avversione a votare per un qualche partito
– identificazione di area sul continuum destra-sinistra, al di là delle identificazioni con un partito
– immagine del leader fattore diventato cruciale
– informazione come bagaglio di conoscenze che l’elettore si è costruito e come flusso informativo attraverso i canali mediali
In conclusione, sia la propaganda mediatica dei soggetti politici, sia l’interazione sociale e la personalità dei candidati, sia l’universo simbolico-rituale dell’arena politica, contribuiscono alla formazione delle convinzioni politiche e all’attivazione dei meccanismi cognitivo-affettivi che dirigono i comportamenti elettorali dei cittadini.
Si sa come Umbria Jazz, in ormai dieci lustri, abbia portato a Perugia e dintorni,…
Convegni, tavole rotonde, degustazioni enogastronomiche, mostre fotografiche e documentali tutto dedicato all'animale simbolo della Valdichiana:…
“E io vado a mangiare dallo zio Ernesto!!” Scommetto che se solo avesse un ospitale…
È uscita la nuova guida di Condé Nast Johansens per una vacanza in una delle…
Nel genere da me e da tanti altri amato c’ è sempre stata la contrapposizione…
TOP TEN Mussolini il capobanda. Perchè dovremmo vergognarci del fascismo di Aldo Cazzullo,…
View Comments
E' un gran piacere leggere un intervento come questo!Auguro alla giovane Elena soddisfazione e successo nel suo lavoro ed alla Val di Chiana che altre/i della stessa qualità si interessino al benessere e alla crescita intellettuale dei suoi abitanti, me compreso